ESCLUSIVA - Materazzi: "La mia Lazio l'ultima a battere il Milan a San Siro. Inzaghi, ora inverti il trend: magari con un autogol..."

Pubblicato il 19/09 alle ore 18:56
20.09.2016 07:22 di  Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Materazzi: "La mia Lazio l'ultima a battere il Milan a San Siro. Inzaghi, ora inverti il trend: magari con un autogol..."
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© foto di Federico Gaetano

E’ una domenica di inizio settembre in una Milano caldissima. Il termometro segna 30 gradi e un Milan galattico si prepara ad affrontare la seconda giornata del campionato di Serie A ‘89/90. Sacchi deve rinunciare a Gullit e Van Basten, ma può contare sulla solidità di Ancelotti e Donadoni a centrocampo. Fascetti deve inventare la sua Lazio, chiamata a non sfigurare in una Scala del Calcio dalle 50mila presenze. I giornali danno per spacciata una squadra ancora in cerca della sua identità, eppure quella che farà rientro a Roma finirà per restare nella storia dalle parti di Formello. “Milan stratosferico. Giocavamo un po’ alla dispari”, scherza Beppe Materazzi ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it. Allenatore di quella squadra, Materazzi ricorda ancora alla perfezione i dettami tattici inculcati ai suoi: Eravamo costretti a difenderci, dovevamo stare ben abbottonati per chiudere ogni spazio ai rossoneri. Poi quel passaggio a ritroso di Maldini…”. Eccolo il momento chiave da 27 anni ad oggi: quel retropassaggio di Maldini (non uno qualunque) calibrato male, a prendere in controtempo Galli. E’ la rete che vale l’apoteosi finale, quella che ancora molti laziali ricordano, ma che altri a San Siro contro il Milan non hanno mai assaggiato.

“SIMONE, ORA TOCCA A TE!” -  La storia va riscritta, c'è poco da dire. Materazzi allora spera in un passaggio di consegne in quello che è uno dei suoi pupilli: “Auguro di cuore a Simone di poter regalare questa gioia al popolo laziale. Sinceramente non mi so spiegare questa mancanza di vittorie. Eppure ha steccato tante volte anche la Lazio di Cragnotti. Sono le tante dinamiche del calcio. Quel Milan era un po’ la Juve di adesso. Bisogna avere degli accorgimenti speciale altrimenti le prendevi di brutto. Bisognava solo tamponare e ripartire. Noi ci siamo riusciti. Spero che questo tabù possa cadere presto. Spero che Inzaghi possa metter fine a tutto ciò. La sua Lazio è una buonissima squadra che può mettere in difficoltà il Milan”. E magari chissà, vincere con un autogol: Sarebbe la chiusura perfetta di una favola. Sono contento che Inzaghi abbia recuperato Keita, contro il Pescara ho visto un giocatore che fa la differenza”.

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