Super Inzaghi: l'uomo che non conosce tabù, ma solamente record

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L’appuntamento di due sere fa tra Juventus e Lazio si è chiuso con una scena inedita: la padrona di casa che sulla porta saluta i suoi ospiti col sorriso amaro della sconfitta. Una smorfia che il volto dei bianconeri non assumeva più da ben 783 giorni, un sapore acre che la bocca non assaporava ormai da ben 111 pranzi e cene domenicali. E a fronte di quanto è accaduto non c’è dubbio: si è trattato di un appuntamento col destino, tanto per i ragazzi di Allegri, quanto per la Lazio di Inzaghi. Sì, perché i biancocelesti non erano riusciti a imporsi in casa Juventus in nessuno degli incontri degli ultimi 15 anni. Ben 5417 giorni trascorsi a prepararsi al meglio per non sfigurare contro la più temuta delle rivali del campionato italiano, fino a ieri. La Lazio si è tirata a lucido, seguendo alla perfezione le regole di un galateo dettate da lui, mister Simone Inzaghi, l’uomo dei tabù sfatati e dei record raggiunti. E il destino non ha potuto fare altro che assecondarla, rigirando, proprio dopo il pareggio di Bergamo, il coltello nella piaga dei padroni di casa.

NUOVI RECORD – Con la vittoria contro la Juventus Inzaghi ha raggiunto Reja (stagione 2010/2011) e Petkovic (2012/2013) nel record delle 6 partite vinte nelle prime 8 gare del girone d’andata. Ma non è finita qui: da ieri sera il mister biancoceleste condivide con l’ex Reja un altro vanto, il risultato straordinario di ben 19 punti totalizzati dopo otto giornate dall’avvio del campionato. Un arco di tempo nel quale i suoi ragazzi, complice un inarrestabile Immobile, hanno messo a segno 21 gol, come non accadeva dalla stagione 1942/1943. Il che porta la squadra guidata da Inzaghi a uno dei migliori risultati in assoluto nella storia della Lazio: una differenza di 11 reti tra gol fatti e subiti finora. Sotto al prossimo record.

Si ringrazia la redazione di Lazio Page per le statistiche.