Ederson: "La forza della Lazio è il collettivo. Hernanes? Ci manca, era un punto di riferimento"

Pubblicato ieri alle 22:31
15.11.2014 07:15 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
Ederson: "La forza della Lazio è il collettivo. Hernanes? Ci manca, era un punto di riferimento"
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© foto di Federico Gaetano

"Abbiamo una grande squadra, uno staff tecnico molto preparato e sempre attento ai piccoli dettagli”. Esordisce così Honorato Ederson ai microfoni del portale quattrotratti.com. Il numero 10 biancoceleste è un fiume in piena, dopo il ritorno in campo e al gol contro il Cagliari non riesce a tenere a freno la sua gioia. Di seguito l'intervista integrale

Cosa è cambiato dalla gestione Petkovic-Reja a quella di Pioli?

“Piccole cose, un esempio è il modo in cui la squadra adesso è abituata a mangiare. È arrivato un nuovo nutrizionista, Saverio Militano, ci ha dato grande sostegno nella preparazione di tutte le partite. Io credo che la somma di tutti questi piccoli dettagli renda la squadra preparata al meglio”.

La Lazio è in crescita e lotta per i primi posti. Dove pensi possa arrivare?

“Nonostante i risultati negativi nella prima parte di stagione, la squadra ha sempre messo in mostra un buon gioco. Siamo rimasti concentrati sul nostro lavoro e in 6 partite abbiamo ottenuto 5 vittorie e un pareggio. Il nostro gruppo ha grande qualità, ma sappiamo che serve impegno e dedizione per raggiungere gli obiettivi. Il campionato italiano è molto difficile, noi cercheremo di essere sempre in prima fila”.

Qual era l'importanza di Hernanes nella Lazio?

“Hernanes era certamente un punto di riferimento della squadra, è un grande giocatore e una grande persona. I tifosi lo amano molto qui, non volevano che se ne andasse, ma questo è il calcio. Un giocatore come Hernanes, che ha vissuto bei momenti qui, manca eccome. Ma la squadra ha cercato di concentrarsi sulla forza del collettivo. A poco a poco stiamo ottenendo buoni risultati”. 

Con i soldi dalla vendita di Hernanes, sono arrivati diversi giocatori in estate...

“Sì, hanno portato tanta qualità. Si sono adattati presto al gruppo, che era già ben collaudato. Credo che il collettivo sia la chiave per ottenere buoni risultati. I tifosi hanno capito che stiamo dando il massimo in ogni partita e stanno tornando a riempire lo stadio. Questo è un fattore molto positivo”.

Che vuol dire affrontare tanti infortuni?

“In dodici anni di carriera professionale ho subito solo due gravi infortuni e in entrambi i casi ho avuto la forza di tornare a fare quello che amo di più, ovvero giocare a calcio. Gli infortuni fanno parte del nostro lavoro, il nostro mezzo di lavoro è il corpo. Siamo costantemente alla ricerca della perfezione. La cosa importante è rimanere concentrati, la fede e la determinazione sono fondamentali nella ricerca dell'eccellenza”.

I tifosi della Lazio si aspettano tanto da te...

“Mi ammirano come professionista e come persona. Ma so anche che si aspettano che abbia più continuità. Sto lavorando proprio su questo aspetto”.

Come sono stati questi 288 giorni lontani dal campo?

“Per un giocatore restare fuori dal campo tanto tempo è molto difficile, ma mi considero una persona fortunata perché ho una famiglia meravigliosa che mi ha sempre sostenuto e mi ha dato la forza di continuare a combattere. La mia famiglia, i miei amici più cari, mia moglie e mio figlio mi hanno aiutato ad avere l'equilibrio necessario per superare momenti difficili”.

Un altro brasiliano, Felipe Anderson, sta lottando per emergere in Italia....

“Felipe Anderson è un giovane dotato di grande velocità e qualità tecnica. Sta lavorando bene, è sempre attento e disponibile per migliorare sempre di più. Il campionato italiano è molto difficile, ma tutto questo lo aiuterà a crescere”. 

Oggi Lazio ha un campione del mondo (Klose) e un vice campione del mondo (Biglia) in rosa. Qual è l'importanza che i due hanno nello spogliatoio? 

“Avere due come loro è molto importante. Non solo per la qualità che mostrano sul campo, ma anche fuori dal campo sono un esempio, per l'umiltà e gli atteggiamenti positivi che hanno. Entrambi hanno contribuito molto alla crescita del nostro gruppo”.