FOCUS - La scia del successo tracciata da Bollini e seguita da Inzaghi

La scia del successo. L'ha tracciata Bollini, l'ha seguita passo passo Inzaghi. La Primavera vince, la Primavera appassiona. La “bella stagione” non è mai stata così bella. Scudetto e Coppa Italia nel giro di pochi mesi. Aspettando le nuove Final Eight, conquistate attraverso un campionato dominato. E’ cambiato l’allenatore, la matrice è la stessa. Reja l’ha voluto chiarire in sala stampa: "Bollini ha dato il via a questo percorso pieno di successi, eppure è stato menzionato poco. Ha qualità indiscutibili, per questo l'ho portato con me". Altro che vice. Bollini ha fatto sentire subito la voce. Ci ha messo un attimo a conquistare la fiducia della rosa. Anche dei big, Klose in primis. Tra uomini di calcio ci si capisce al volo. Il curriculum conta poco.

L’IMPORTANZA - Un aiuto a Reja e una manna per i giovani in prima squadra. E’ vero, il talento di Keita non si discute, sarebbe sbocciato lo stesso. Ma la veloce crescita dell’ex canterano è merito anche del tecnico di Poggio Rusco. Bollini ha seguito i suoi primi passi nella Capitale, lo ha rassicurato, anche quando il transfer dalla Spagna tardava ad arrivare. Lo ha elogiato, lo ha strigliato. Bastone e carota. Insieme hanno conquistato l’ultimo campionato Primavera (per l’allenatore il secondo in carriera dopo quello del 2001). Qualche mese più tardi si sono ritrovati tra i grandi, chi lo avrebbe mai detto. Il prossimo anno anno potrebbe riabbracciare altri figli. Quelli che meriteranno la conferma in biancoceleste.