FOCUS - Lazio vs Roma, quando il duello capitolino è a colpi di... vivaio

Pubblicato ieri alle 18.15
24.04.2015 07:05 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio vs Roma, quando il duello capitolino è a colpi di... vivaio

Duelli Primavera non solo in campo. I settori giovanili di Lazio e Roma sono tra i migliori in Italia. Continuano a vincere e a sfornare talenti che faranno il futuro del proprio club: in attesa della sfida di Coppa Italia, emerge un dato: i giovani della Lazio sono più decisivi di quelli della Roma. Un derby del derby. Nella stagione 2014/2015, arricchita da una sfida testa a testa per il secondo posto, Lazio e Roma si sono presentate con 4 Primavera o ex tali. Tralasciando i giallorossi Daniele De Rossi e Francesco Totti, figli di un’altra epoca calcistica, la sfida è tutti sui minuti giocati: 3.982 per i biancocelesti contro i 2.298 dei cugini. Con un protagonista ricorrente: Walter Sabatini.

AQUILOTTI DIVENTATI GRANDI - Eddy Onazi, Luis Pedro Cavanda, Keita e Danilo Cataldi. Sono loro i volti primaverili diventati grandi. È Edy Reja a far esordire il nigeriano e il congolese. Il primo era arrivato dal club My People insieme al connazionale Sani Emmanuel nel 2011. Il secondo invece, fa il suo approdo a Roma nel lontano 2007, scoperto dall’allora diesse Walter Sabatini nelle giovanili dello Standard Liegi. Eddy, poco impiegato quest’anno ma sempre pronto, ha totalizzato 17 presenze stagionali. Treccine belga invece, (era arrivato a Formello praticamente rasato, Roma fa anche questo effetto), ha effettuato le stesse presenze ma giocando di più, con Pioli che lo ha rilanciato alla grande come sostituto di Dusan Basta. La storia di Keita è famosa. In punizione dal Barcellona e spedito alla società satellite Cornellà, Igli Tare nel 2011 è un rapace a strapparlo dalla Spagna e portarlo in Italia. Un anno di attesa per il passaporto ed eccolo dribblare mezze difese avversarie. Debutta in Serie A nel 2013, sotto la guida tecnica di Vlado Petkovic. Serve l’esplosione definitiva, di uno dei migliori talenti mai visti nella Primavera biancoceleste. Come Danilo Cataldi, che oggi giura fedeltà alla sua Lazio. Campione d’Italia nel 2013 con mister Bollini, viene svezzato dal Crotone in Serie B prima del suo ritorno a Roma. Ora sogna la fasciada capitano e di prendersi la squadra nelle proprie mani, e non solo. L’Italia del pallone lo aspetta. Quattro ragazzi diventati grandi calciatori, il settore giovanile della Lazio funziona eccome.

LA ROMA - Alessandro Florenzi su tutti. È lui il predestinato per raccogliere le eredità pesanti di Totti e De Rossi. Il settore giovanile della Roma è vivo, anche se in Prima squadra pare non ci sia futuro. L’esterno romano, tra i più usati da Rudi Garcia, ha debuttato in A con Luis Garcia, nella prima era della gestione americana. 2.048 minuti giocati, che fanno da contro altare agli altri compagni ancora in orbita Primavera ma che già hanno debuttato. Gianluca Curci a parte. Il “vecchio” portiere vide il suo debutto nella massima serie con la maglia della Roma quasi dieci anni fa. Zero presenze quest’anno. Chi sembra essere in rampa di lancio è Daniele Verde, un napoletano tutto pepe e velocità che fa la spola tra le due formazioni. 215 minuti per lui fino ad oggi. Ed infine c’è Sanabria, anche lui con il doppio ruolo tra i giovani e i grandi. Il paraguaiano classe 1996 era arrivato nella Capitale con la nomea di uno dei migliori talenti in circolazione. Scoperto da Sabatini, insieme all'altro giovane Paredes: Sassuolo in prestito e poi Primavera giallorossa. Due presenze tra i big, con l’esordio a Cagliari l’8 febbraio scorso. Una scommessa costosa, intorno ai 5 milioni di euro, che per ora non sembra ripagare le aspettative.