FOCUS - Strakosha, seconda miglior percentuale di parate in Serie A: alla conquista di Lazio e Nazionale

Pubblicato il giorno 10/06/2017 alle 15.15
11.06.2017 07:23 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Strakosha, seconda miglior percentuale di parate in Serie A: alla conquista di Lazio e Nazionale
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© foto di Federico Gaetano

"Ci sono tre qualità che ogni individuo deve avere per raggiungere il successo: la pazienza di un monaco, il coraggio di un guerriero, l’immaginazione di un bambino". La pazienza, Thomas Strakosha, l'ha sperimentata per un'intera stagione alla Salernitana: tanto tempo trascorso in panchina e poche occasioni concesse. Quelle poche, poi, non sempre sono state colte al volo. Il coraggio di un guerriero perché è quello che ci vuole per esordire da titolare in serie A, farlo senza preavviso, farlo contro il Milan a San Siro, nel tempio del calcio. Poi l'immaginazione, anche se non è la caratteristica che più si apprezza in un portiere, rispetto alla quale si predilige la prontezza, la solidità, la personalità. Uno come Thomas - un classe '95 che salta da una stagione da riserva in Serie B a una da titolare in Serie A - il campionato maggiore lo avrà immaginato ogni volta in cui gli capitava di accomodarsi ai margini del campo dell'Arechi. Prima di rendersi conto che la realtà avrebbe presto superato i sogni più fulgidi. 

PERSONALITA' - Un ragazzo silenzioso, uno di poche parole. A volte, è dietro questo atteggiamento laconico che si nasconde il carattere. Frasi mai banali. Thomas analizza le partite lucidamente e nonostante la giovane età, non teme di dare voce alle proprie idee: "Abbiamo meritato la sconfitta, non eravamo abbastanza affamati", spiega ai cronisti al termine della gara con il Crotone. La sua annata gli fa ricevere complimenti e la benedizione di gente dal calibro di Ballotta ("nella prossima stagione si dovrà necessariamente ripartire da Thomas") e Dino Zoff - "non vedo in giro tanti nomi migliori di Strakosha". Per Inzaghi, affidargli la responsabilità dell'esordio in serie A superando le gerarchie - ammesso che Vargic sia sbarcato nella Capitale in qualità di secondo portiere, alle spalle di Marchetti - è stato relativamente semplice: il piacentino lo conosce, sapeva cosa aspettarsi e quanto valesse la pena puntare sull'albanese. Non se l'aspettava, semmai, il pubblico: per il portiere parlava l'esperienza granata, di certo non rassicurante. 

PERCENTUALE PARATE - La stagione di Thomas, invece, è andata in tutt'altra direzione. Conquistando, tra l'altro, la seconda migliore percentuale di parate del Campionato: dopo Donnarumma (75.7%) Strakosha totalizza il 73.3%, posizionandosi prima di Szczesny (72.9%) e Skorupski (72.9%). La sua stagione si conclude con 33 reti subite e 7 sfide terminate senza prendere gol, tra campionato e Coppa. D'altronde, le sue parate non solo gli hanno permesso di conquistare la fiducia della società - è probabile che la Lazio riparta effettivamente da Thomas senza accaparrarsi un altro estremo difensore - e di mettere alla prova la propria maturità in una finale, ma anche di debuttare in Nazionale. Il ct De Biasi gli ha offerto la casacca da titolare e ha speso per lui parole dolcissime: "Strakosha dà maggiori garanzie, sono certo che avrà di fronte a sé un avvenire brillante. In futuro, con ogni probabilità, la maglia da titolare sarà sempre la sua". Uno di quei giovani su cui la Lazio ha ammesso in diverse occasioni di volerci contare per programmare il proprio futuro.

RINNOVO - Strakosha ha convinto, il suo avvenire è alla Lazio e passa per il rinnovo contrattuale. Il vincolo che lo lega alla società romana scadrà nel giugno 2019, il club lavora sul prolungamento. Una questione di cui si parla da mesi, riguardo alla quale entrambi le parti hanno raccontato di essere vicini alla soluzione. "Siamo a buon punto e siamo molto vicini", aveva assicurato Strakosha. Le cifre parlano di un accordo da 300 mila euro annui e un contratto che si allunga fino al 2022. Quando, nella vigilia della sfida contro il Genoa, a Inzaghi venne chiesto un commento sul rinnovo di Milinkovic, il piacentino rispose così: "Sono contento, non gli è stato regalato, se l'è guadagnato sul campo così come Murgia, Lombardi e Strakosha. La società è vigile e ha premiato la crescita dei calciatori". Il tecnico laziale parlava come se l'accordo fosse già stato raggiunto e ufficializzato, ma in realtà la fumata bianca non è ancora pervenuta. La discussione sembra essere finita in ghiacciaia, oscurata da casi più urgenti e spinosi, come la trattativa riguardante Biglia o quella che pone al centro Keita Balde. Il futuro può attendere, confidando in quell'unica certezza: Strakosha continuerà a crescere nella Capitale.