Immobile, quanta fatica in avanti: solo tre gol nelle ultime dodici. Keita e Felipe i partner ideali?

15.02.2017 08:27 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Immobile, quanta fatica in avanti: solo tre gol nelle ultime dodici. Keita e Felipe i partner ideali?
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Soltanto 3 gol nelle ultime 12 gare di campionato, un ruolino troppo fiacco per Ciro Immobile, al netto della partenza sprint di inizio stagione. L’attaccante partenopeo ha totalizzato nel complesso 12 reti in 23 presenze, 9 delle quali però nelle prime 11 giornate. Pur rispettando la media di sempre, il lungo periodo di astinenza, inaugurato dopo il gol al Sassuolo del 30 ottobre, ha in parte condizionato la vena realizzativa dell’ex Toro: si era finalmente sbloccato l’8 gennaio contro il Crotone, regalando tre punti in extremis ai biancocelesti, ma il ritmo vincente dei premi mesi capitolini è ancora lontano. Lunedì sera con il Milan ci si è messo anche Donnarumma, reattivo nella conclusione ravvicinata del laziale, ma comunque agevolato da una conclusione non impeccabile. Come si sottolinea nella consueta rassegna stampa di Radiosei, contro i rossoneri Immobile ha effettuato 5 tiri in porta, di cui uno solo nello specchio (dati Opta). I movimenti sono gli stessi di sempre, come il numero delle occasioni create. Manca un pizzico in più di lucidità ovviamente, e magari un po’ di fortuna, ma non solo. Lo dicono i numeri, se Immobile non segna o non c’è, per la Lazio è notte fonda. Le difficoltà maggiori sono riconducibili alla scarsa confidenza con il gol di Keita e Felipe Anderson, devastanti palla al piede e con continui margini di miglioramento, ma non ancora determinanti sotto porta. Per di più, sia il senegalese che il brasiliano tendono spesso a puntare l’avversario e cercare il fondo, ritardando a volte troppo la giocata. Movimenti più congeniali ad una punta di peso, abituata a fare a sportellate in area di rigore. Immobile, dal canto suo, ha invece bisogno della profondità per esaltare le proprie caratteristiche di attaccante di movimento. Automatismi ancora non collaudati perfettamente, sui quali Simone Inzaghi, da ex centravanti, dovrà mettere mano.