Inzaghi eguaglia Eriksson e Maestrelli: stesse vittorie dopo 28 giornate. E che spinta i terzini…

Pubblicato il 14/03 alle ore 14.25
15.03.2017 07:25 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
Inzaghi eguaglia Eriksson e Maestrelli: stesse vittorie dopo 28 giornate. E che spinta i terzini…
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© foto di Federico Gaetano

Immobile, Keita e Felipe Anderson. Tutto il tridente a segno. E la Lazio si riprende il quarto posto. Sono cinque le vittorie consecutive in gare ufficiali: non accadeva dalla striscia positiva tra il marzo e l’aprile del 2015. Non solo: i 56 punti dopo 28 giornate eguagliano il bottino del 1972/73, del 1999/00 e del 2000/01. Erano di più (57) solo nel 1973/74, l’anno del primo Scudetto. Le 17 vittorie stagionali rappresentano allora un record per l’ex tecnico della Primavera. A questo punto del campionato però la Lazio si è ritrovata quarta in dieci occasioni, riuscendo a migliorare la propria posizione solo nel 1955-56 e nell’annata successiva.

I NUMERI COL TORINO - Contro i granata è stata fondamentale la spinta degli esterni bassi che hanno tenuto il baricentro più alto degli avversari di 9 metri. Un aiuto in fase offensiva e la possibilità di rendere inoffensivi Iturbe e Ljajic. Quelli tra Basta e Felipe (17 passaggi) e Radu/Lukaku e Lulic (12) sono stati il primo e il terzo asse di passaggio in tutta la gara. Non a caso i primi due gol hanno avuto come ultimo tocco proprio quello di un terzino. Una Lazio anche molto precisa. L’84.4% di passaggi completati rappresenta il miglior dato stagionale della Lazio allo stadio Olimpico. Il migliore?  Wesley Hoedt con una percentuale altissima (96, 2%). Bene anche Felipe Anderson che, come sottolinea Lazio Page, in attacco ha completato 28 passaggi: almeno 7 in più di qualunque altro compagno. Fondamentale poi, pur per un tempo, Stefan de Vrij​. Senza di lui, prendendo in esame 52 partite, la media punti scende da 2.04 a 1.40. Una squadra che corre 1,5 km in meno, commette il doppio dei falli (20 a 9), ma domina anche sotto il punto di vista delle occasioni. Sono 23 i tiri totali (11 nel primo tempo e 12 nella ripresa). Anche se solo 5 nello specchio, di cui nessuno nei primi quarantacinque minuti di gioco.