L'AVVERSARIO - L'Inter all'Olimpico per rivendicare una ricompensa: contro la Lazio conta il merito

20.05.2018 11:40 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - L'Inter all'Olimpico per rivendicare una ricompensa: contro la Lazio conta il merito
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Un merito è ciò che per definizione dà diritto a una ricompensa. Che sia simbolica o concreta, di solito, poco conta. Ma nello sport tutto cambia: l’agonismo trasforma l’eccezione in regola. E nel calcio, in modo particolare, ci si aspetta sempre qualcosa indietro quando si riempie il tabellone con risultati importanti nel corso della stagione. L’Inter, per esempio, mira a ricevere una ricompensa ben precisa. Che ha persino un nome: la Champions. La stessa che rivendica anche la Lazio. E a una sola giornata alla fine del campionato non è ancora chiaro a chi debba essere assegnata. È un problema tutto italiano: il concetto di merito diventa spesso labile. Succede che tutti finiscano col perderne di vista il significato. Insomma, nessuno sa in base a cosa reclamare una ricompensa. Spalletti e i suoi hanno delle buone ragioni. Sul tavolo delle rivendicazioni fanno scivolare un foglio con su scritti dati di rilievo: 69 punti in classifica, 19 vittorie, 12 pareggi e 6 sconfitte. Un punto d’arrivo rilevante, ma comunque al di sotto delle aspettative che in quel di Milano animavano l’inizio della stagione. L’Inter avrebbe voluto mettere un’ipoteca sulla Champions da diverso tempo, eppure non ci è riuscita. E del rammarico, inutile nasconderlo, c’è. Perché la missione, considerando la superiorità degli appuntamenti che hanno affaticato le avversarie, non era poi così ‘impossible’.

ANCORA MERITI - A questo punto risulterebbe fin troppo facile riuscire a comprendere da quale parte debbano essere schierati i meriti. Ma Spalletti non ci sta. Non esiste una differenza netta tra le due contendenti. Almeno così ha dichiarato in conferenza prepartita: “Chi lo dice chi merita di più? I pali presi, il gioco espresso? In tantissime partite l’Inter avrebbe meritato di più”. A prendere parola è lo spirito combattivo di un allenatore che non ha mai permesso alle circostanze di smorzare il suo entusiasmo. Negli ultimi tre mesi l’Inter ha saputo rimettersi in carreggiata, con continuità e ostinazione. Icardi su tutti è riuscito a trascinare la squadra verso un obiettivo che si stava allontanando. Ed è lo stesso capitano nerazzurro che il tecnico toscano ha voluto difendere dalle critiche ricevute dopo la sconfitta subita contro il Sassuolo. “Grazie a Mauro abbiamo molti dei punti che ci hanno permesso di rimanere in vita”. Il concetto è chiaro: va bene essere ambiziosi, ma bisogna farlo con riconoscenza. E qui si torniamo alla questione iniziale: perché se l’Inter è giunta a fare a gara di meriti con la Lazio sarà pure merito di qualcuno. Mauro ci ha messo del suo in campo, ma dalla panchina Luciano è stato determinante. Il tecnico ha spezzato una lancia in favore del suo bomber e allo stesso tempo ha indirizzato una ‘frecciatina’ verso chi gli chiede del suo futuro. Per il resto Spalletti vuole rimanere concentrato sul presente. E il benessere della squadra viene prima di tutto. Sembra che in questi giorni l’allenatore abbia speso diverso tempo nel tentativo di accarezzare l’ego dei suoi ragazzi. Da mister a mental coach c’è una distanza davvero breve, che in vista della partita di oggi ha voluto annullare del tutto.

QUESTIONE DI FIDUCIA - Di conseguenza Spalletti ha voluto confermare la sua fiducia a chi gli ha permesso di arrivare a tre passi dalla qualificazione alla Champions. Contro la Lazio userà il solito 4-2-3-1. Intoccabili, almeno in campo, le tre punte di diamante: Candreva, Rafinha e Perisic. Non si discute la loro presenza alle spalle dio Icardi. Tra Vecino e Borja Valero sembra che a spuntarla possa essere il primo. Il vero duello, in realtà, è tra il centrocampista uruguaiano e il ritrovato Gagliardini. Bisogna quindi aspettare le formazioni ufficiali per capire chi aiuterà Brozovic in regia. La difesa si prepara a dare il bentornato a Miranda, che affiancherà il solito Skriniar.

PROBABILE FORMAZIONE – (4-2-3-1) Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Vecino, Brozovic; Candreva, Rafinha, Perisic; Icardi.