Lazio, incubo arbitri: da Gyomber a Fabbian, quanti episodi contro. E con Maresca...

La Lazio recrimina per la mancata espulsione di Fabbian, ma non è il primo episodio del genere in stagione.
19.02.2024 07:30 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Lazio, incubo arbitri: da Gyomber a Fabbian, quanti episodi contro. E con Maresca...
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La Lazio non parla, silenzio stampa deciso dalla società al termine della partita contro il Bologna. Non è andata giù la direzione di gara di Fabio Maresca, 42enne fischietto napoletano, che è stato probabilmente il peggiore in campo nel lunch-match dell’Olimpico. Pesa come un macigno il mancato secondo giallo a Giovanni Fabbian al 34’: step on foot su Immobile al limite dell’area, tacchetti spianati sul collo del piede del capitano della Lazio, ma per Maresca è tutto buono. Var  - da protocollo - tagliato fuori, resta la (mancata) decisione di campo. Fabbian era stato ammonito dieci minuti prima per una sbracciata sul volto di Cataldi. Il regista laziale viene ammonito al 36’ dopo per un’ancata su Ferguson, contatto più leggero rispetto a quello Fabbian-Immobile e però giudicato in modo del tutto diverso da Maresca. Oltre il danno anche la beffa perché sarà proprio Fabbian a innescare El Azzouzi per il pareggio del Bologna. Nel primo tempo manca anche un giallo per Posch che, saltato netto da Felipe Anderson, trattiene il brasiliano disinteressandosi completamente della palla. Manca anche una punizione dal limite nella ripresa: Cataldi anticipa Ferguson che allarga il braccio e sbilancia il 32 biancoceleste mentre sta colpendo di testa. Fallo evidente, nulla per Maresca. Quello che coinvolge Fabbian resta l’episodio più clamoroso della gara e non è il primo del genere che va a colpire la Lazio in questa stagione.

FOTOCOPIE - Torna subito alla mente la trasferta di Salerno: sul punteggio di 0-1 e sul finire di primo tempo Gyomber, appena ammonito per il fallo da rigore su Immobile, interviene in modo duro su Marusic, fallo da arancione, ma per l’arbitro Prontera non è nemmeno giallo. Scelta incomprensibile, tanto che Inzaghi nell’intervallo lascia negli spogliatoi il difensore slovacco. La Lazio perderà 2-1 con un secondo tempo horror, ma chissà come sarebbe andata se fosse andata negli spogliatoi in vantaggio di un uomo, oltre che di un gol. Copione simile a Verona, perché al 50’ Duda trattiene vistosamente Rovella e ne blocca la percussione, sarebbe giallo, il secondo per il centrocampista di Baroni, ma l’arbitro Ayroldi non estrae alcun cartellino. Duda sarà poi espulso all’80’ per un’altra evidente trattenuta, stavolta ai danni di Castellanos. E proprio a Verona risale l’episodio del gol annullato a Casale per la spinta su Terracciano: Ayroldi giudica regolare il contatto, ma viene richiamato all’on field review e cancella l’1-2 laziale. Episodio giudicato in un modo a Verona, ma in maniera molto diversa in altre situazioni. Come il contatto Reijnders-Soulé che avvia il gol del vantaggio del Milan a Frosinone nel match giocato due settimane fa o ancora quello di Genoa-Inter quando il gol di Arnautovic scaturì da una netta spinta di Bisseck su Strootman e quello di Giroud in Atalanta-Milan che nasce da una spinta a due mani di Musah su Lookman. In tutti i casi il Var è rimasto silente, tranne che a Verona...

INCUBO MARESCA - La prima sconfitta interna in stagione arriva contro il Genoa ad agosto: decide Retegui, ma alla Lazio manca un rigore piuttosto evidente per fallo di Bani su Zaccagni, Marinelli non vede e il Var rimane silente. Quando c'è un dubbio, la sensazione è che si vada sempre contro la Lazio, come a Napoli quando il gol dell'1-3 di Guendouzi venne cancellato con OFR per un fuorigioco di Zaccagni considerato influente sulla giocata sbagliata di Di Lorenzo o il mancato rigore fischiato a Castellanos (trattenuta di Dossena) in Lazio-Cagliari. E come non ricordare Juventus-Lazio, quando il primo gol bianconero nasce da un contatto sospetto Immobile-Bremer e poi da un pallone tenuto in campo (?) da McKennie, ma sul quale rimangono molti dubbi. Anche allora l’arbitro era Maresca. Che la Lazio non sia fortunata con il fischietto campano è testimoniato dai numeri. Con Maresca sono arrivate nove sconfitte in 25 partite, dunque un ko ogni 2,7 match giocati. La Roma, per esempio, è stata arbitrata dal campano in 17 occasioni, perdendo cinque volte e collezionando quindi una sconfitta ogni 3,4 partite. L’Inter, con Maresca a dirigere, perde una partita ogni sei, il Milan una ogni cinque e la Juventus una ogni quattro. La Fiorentina una ogni 3,6 e l’Atalanta addirittura una ogni 7,5, con sole due sconfitte in 15 precedenti. Allora forse meglio il silenzio, perché immagini e numeri possono far decisamente più rumore.

Pubblicato il 18-02 alle 16:35