La giovane Lazio non va oltre il pareggio: la magia di Luis Alberto regala un punto col Vitesse

Pubblicato il 23/11 alle 20:50
24.11.2017 07:15 di  Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
La giovane Lazio non va oltre il pareggio: la magia di Luis Alberto regala un punto col Vitesse

Alla giovane Lazio è servita una magia di un adulto: il capolavoro di Luis Alberto regala un punto a Inzaghi e alla sua formazione green. I giochi del girone K sono belli che fatti, i biancocelesti sono già ai sedicesimi da un mese, spazio alla panchina dunque. Crecco, Palombi e l'esordiente Miceli, minuti nelle gambe e primissime chance. Linssen prima e Luis Alberto poi, il giovedì di Europa League regala solo un punto, il campo poche emozioni. 

RE LUIS - Big a riposo, spazio alle nuove leve. Non ditelo a Nani però, senatore in mezzo a una fiera di giovanissimi. Inzaghi ne cambia nove rispetto all'amarissimo derby, rinnova la fiducia a Bastos e non rinuncia a Luis Alberto. Difficile decifrare una partita che ha poco, pochissimo da raccontare. Ma i ritmi sono buoni, alla Lazio serve rodaggio, i meccanismi sono lenti. E il Vitesse, a caccia di un miracolo che si spegnerà da lì a poco, ne approfitta. Linssen pennella sotto la traversa un calcio di punizione che Vargic (all'esordio stagionale) non vede partire. Lazio sotto e imbabolata. Murgia si accomoda in regia, meglio Luis Alberto mezz'ala al fianco dell'esordiente Crecco. Scelta giusta, perchè lo spagnolo disegna calcio. Prima apparecchiando per Palombi (unica punta davanti a Nani), poi, a cinque dall'intervallo, inventa il pareggio: collo pieno, di pura potenza, Re Luis riporta l'equilibrio con un tiro al volo a chiudere sul secondo palo. Inizio difficile, poi la Lazio cresce, sgonfia le convinzioni del Vitesse. Con Luis Alberto uomo copertina.

CALMA PIATTA - Ripresa moscia, scarso mordente da entrambe. Il Vitesse sembra aver completamente mollato la presa: si abbassa, rimane ingabbiata nel giro palla tornato fluido della Lazio. Ma di occasioni ed emozioni davvero poche. Nani alza bandiera bianca, si tocca la coscia destra e chiede immediatamente il cambio. Brutta storia. Brutta gara. Che offre ben poco a un Olimpico semi-deserto. Le belle giocate (ma incomplete) di Mount, si sommano alla giovane intraprendenza di Palombi e Crecco dalla parte opposta. Marusic e Lulic portano nuove energie, l'esordio del classe '99 Miceli è l'ultima chicca. Calma piatta, stavolta i minuti di extratime non portano più di un punto. Ma è la serata dei giovani, la classifica ormai sorride, nulla in più da chiedere.