Lazio, Provedel attaccante con un sogno: ecco come è diventato portiere

08.08.2022 08:45 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Provedel attaccante con un sogno: ecco come è diventato portiere

Fa gioire e piangere, ma più di tutto il calcio fa emozionare. Non si tratterà mai solamente di un gioco se continuerà a regalare storie che varrà sempre la pena raccontare. Certamente, per conoscere cos'è nascosto dietro una bella macchina o un abbigliamento costoso. Ma ancor di più, per dimostrare che niente è impossibile, neanche passare dall'essere un attaccante a un portiere. Protagonista di quest'impresa non da poco - considerando che il tutto è avvenuto allo scoccare del quindicesimo anno d'età - Ivan Provedel

"È tardi, hai quindici anni". E addio ai sogni di gloria. Il nuovo acquisto della Lazio s'era messo in testa di essere un portiere. Forse per i racconti della nonna, in cui menzionava il legame della propria famiglia con Lev Yashin. Il "Ragno Nero" divenne immediatamente una sorta di mito. È vero, tutti sembravano non prendere seriamente la sua scelta. Ma Ivan era talmente convinto fosse quella giusta che semplicemente non gli importava. E anzi, era disposto ad appendere gli scarpini al chiodo pur di non proseguire una carriera che avrebbe avuto l'amarissimo sapore di un rimpianto

Alcune volte, tuttavia, non basta la volontà. E la determinazione è nulla se non viene "aiutata", se non gli si dà la base giusta per attecchire. Ecco allora che sulla strada di Provedel ci si mette Renzo Zanet, osservatore ed indubbio esperto quando si tratta di portieri. Anche lui viene "imbeccato". Non da uno qualunque, bensì da Zigoni. "Ruspa, c'è un ragazzo che fa l'attaccante, ma vuole giocare in porta. Nessuno gli dà una chance, solo tu puoi aiutarlo". Non serve molto perché giunga il verdetto di Zanet: "Zigo, il ragazzo è bravo, dammi il suo numero". Inizia così la romanticissima storia di Provedel. Addio al Pordenone che non gli avrebbe mai fatto indossare i guantoni, ecco il Liapiave.

È una sorta di paradiso in Terra per Ivan, guidato da Renzo che non gli toglie mai gli occhi di dosso, convinto di aver per le mani un vero talento. E d'altronde, come biasimarlo. L'Atalanta lo scarta, l'Udinese gli dà immediatamente una chance. Il resto è storia, o meglio gavetta, trascorsa sui campi di Pisa, Perugia, Modena, Empoli e Juve Stabia. Poi l'approdo in Serie A e le sfide vissute con la maglia dello Spezia. Ora, davanti a lui si profila un'altra impresa, quella di conquistare la Lazio e i suoi tifosi, ma soprattutto mister Sarri. Con la solita voglia, la medesima fame, quella che ha solamente chi non ha paura della rivoluzione. Chi può giganteggiare in area di rigore o difendere la porta. Ma comunque va in rete.

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Pubblicato il 28/07