L'ANGOLO TATTICO di Catania-Lazio - Squadra fuori giri, scelte discutibili: sembrava la replica dello scorso campionato

Pubblicato ieri alle 11.20
18.02.2014 07:15 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori - Lalaziosiamonoi.it
L'ANGOLO TATTICO di Catania-Lazio - Squadra fuori giri, scelte discutibili: sembrava la replica dello scorso campionato
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© foto di Marco Iorio/Image Sport

“Non può essere che sia la replica della partita dello scorso campionato. Quella volta la Lazio giocava in maglia bianca, oggi in casacca gialla. No, non può essere la replica!”. Eppure il dubbio è sorto naturale, quando dopo neanche 50 secondi Izco ha portato in vantaggio il Catania. La peggiore Lazio del Reja bis come la peggiore Lazio di Petkovic, gli etnei come minimo comun denominatore. Quindici mesi fa, Vlado commise lo stesso errore della precedente batosta di Napoli: il solo Ledesma a fare da schermo, nessun interditore a dare sostanza al centrocampo. Stavolta, i biancocelesti sono apparsi subito fuori gara, scompaginati, lontani parenti di quelli visti al derby. Proprio come se la stracittadina ne avesse prosciugato le energie mentali e fisiche. Anche Reja - inevitabile quando si perde così in malo modo - ha le sue responsabilità. E come ci aveva abituato Petkovic negli ultimi sei mesi di Lazio, ha disatteso le idee tattiche provate in settimana. Nel corso dei vari allenamenti, ha prima riproposto la difesa a tre. Test ripetuti, che avevano fatto propendere per quell’assetto. Nella rifinitura di sabato, ecco invece il 4-5-1, con Candreva e Lulic larghi e Onazi-Ledesma-Biglia al centro. Alla fine, la scelta è ricaduta sul 4-2-3-1. Lo stesso modulo adottato nel secondo tempo del derby. E infatti, come in quel caso, sulla trequarti Reja ha riproposto Mauri. Evidentemente Edy vede bene questo modulo, ritiene il capitano fondamentale per adottarlo. Ma negli occhi rimane ancora il Mauri perfetto dello scorso anno, che da esterno mancino spaziava senza palla per tutta la trequarti, aprendo varchi per gli inserimenti dei compagni. Utilizzare il brianzolo da numero dieci puro, con tutta la ruggine che inevitabilmente si porta dietro dopo mesi di assenza, rischia di limitarne profondamente l’efficacia. Se poi, sempre sulla trequarti, Lulic fatica a dare il contributo necessario che tutti si aspettano da lui, la delusione nel vedere Keita escluso dai titolari aumenta. Il talento canterano è stato chiamato in causa a venti minuti dalla fine, quando già la partita era compromessa. Schierando contemporaneamente Keita, Klose, Perea e Candreva, Reja ha adottato la stessa mossa della disperazione cui era solito ricorrere l’ultimo Petkovic. Una soluzione che, storicamente, non ha mai dato risultati. Oltre alle scelte tecniche, è mancata totalmente la concentrazione e la cattiveria necessaria per vincere. Al contrario del Catania, con la bava alla bocca in cerca di punti salvezza. La Lazio invece si è concessa una domenica di black out, ma la strada scoscesa verso l’Europa League non ammette inciampi.