CALCIO A 5 - Presidente e Ds Lazio Calcio a 5: "La polizia è arrivata mezz'ora dopo! Continuare la partita? Scelta arbitrale scriteriata!"

23.02.2015 20:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: S.S. Lazio Calcio a 5
CALCIO A 5 - Presidente e Ds Lazio Calcio a 5: "La polizia è arrivata mezz'ora dopo! Continuare la partita? Scelta arbitrale scriteriata!"

AGGIORNAMENTO ORE 20.00 - Dopo l’aggressione subita ieri a Pescara, hanno preso la parola anche il presidente e il direttore sportivo della Lazio Calcio a 5. Intervenuti sulle frequenze di Radiosei, Daniele Chilelli e Antonio Ruggeri hanno fatto chiarezza su quanto successo ieri in tribuna del Pala Rigopiano di Pescara: “C’è stata una vera e propria aggressione. Qualcosa che con il calcio a 5 non c’entra nulla. Un’aggressione alle spalle, un fatto molto amaro, De Bail ha subito una frattura della mandibola e del naso, in più gli sono stati messi 25 punti di sutura. Sono stati i tifosi del Pescara, dai video si vede che indossavano la tuta del club abruzzese". Ovviamente, da chiarire sarà l'insufficiente sicurezza garantita all'interno dell'impianto: "L’organizzazione della sicurezza all’interno del palazzetto è stata inesistente. A maggior ragione in una partita così delicata, in cui i tifosi Pescara recriminano cose di trent’anni fa. Ma un conto è qualcosa tra ultrà, tra tifosi. Un altro conto è che vieni a fare l’ultras con i dirigenti. Ciò che succede in campo rimane in campo, a Pescara evidentemente su questo si è rimasti indietro. E molte persone cercano rivincite fuori dal rettangolo di gioco. Queste persone devono rimanere escluse dai palazzetti. E ci tengo a sottolineare, quella di ieri è stata un’aggressione meschina, 5 dirigenti, 5 persone normali, che hanno dovuto subire sputi, insulti e poi la violenza. Una cosa assurda, voglio vedere come si sarebbero comportati se avessimo avuto i nostri tifosi a guardarci le spalle". Nessun comunicato da parte della società abruzzese. Per ora, il club pescarese risponde solo con un assordante silenzio: "La reazione del Pescara è stata nulla. La stampa ha fatto uscire idiozie clamorose, delle diffamazioni vere e proprie, utilizzando dei fotogrammi per portare avanti la loro parziale versione dei fatti. Ma noi abbiamo i video in cui le immagini rendono giustizia a quanto accaduto davvero. Sorvoliamo sull’aspetto polizia, si sono presentati mezz’ora dopo quanto successo. Chiedendo come stessimo. Beh, un nostro giocatore è finito all’ospedale… Adesso con i nostri legali valuteremo la strategia per tutelarci: sia per i dirigenti, aggrediti in maniera così vile, e sia per il ragazzo". A provocare lo sconcerto della Lazio è stata anche la discutibile scelta arbitrale di procedere con la gara, in condizioni in cui mancavano palesemente i presupposti per il proseguimento del match, a partire dalla sicurezza garantita: " Per quanto riguarda il punto di vista sportivo, vogliamo sapere come gli arbitri abbiano preso la scelta scriteriata di continuare la partita, nonostante un giocatore sia finito all’ospedale. Noi non siamo tornati in campo, non era stato stabilito nemmeno l’ordine pubblico, non c’era nemmeno una volante della polizia. Io sono responsabile delle persone che porto, e non tornerò a Pescara per le final eight senza le giuste garanzie, soprattutto relative all’ordine pubblico". 

La S.S. Lazio Calcio a 5, dopo aver rianalizzato i fatti del Pala Rigopiano di Pescara anche con l’ausilio di riprese video proprie che saranno rese pubbliche quanto prima, intende fornire la sua ricostruzione degli eventi che hanno portato alla chiusura anticipata dell’incontro a 5’20’’ dal termine sul risultato di 2-1 per il Pescara.

Prima di ogni altra cosa però, si intende esprimere vicinanza al giocatore Tiago De Bail, senza dubbio colui che dalla trasferta esce con il bilancio peggiore, avendo riportato, dopo aver subito un’espulsione per doppia ammonizione che continuiamo a ritenere profondamente ingiusta, una ferita al labbro superiore per cui si è reso necessario il trasporto in ambulanza al pronto soccorso, dove gli sono stati applicati ben 25 punti di sutura nonché riscontrata un’infrazione alla mascella.

Episodi come quelli capitati sulle tribune del Pala Rigopiano durante Pescara-Lazio non possono trovare alcuna giustificazione, ma non possiamo recedere dalla convinzione che, ancora una volta, la tensione sia stata portata al limite dall’ennesima conduzione arbitrale inadeguata, che sommandosi alle precedenti, inizia a far sentire la società danneggiata in modo tangibile.

Dopo circa 10 minuti del secondo tempo la situazione falli era zero sanzionati al Pescara e cinque alla Lazio, diversi dei quali, sia sul momento che dopo aver rivisto i filmati, ci hanno lasciato perplessi e contrariati. Abbiamo subito le espulsioni, che riteniamo ingiuste, di De Bail per doppia ammonizione e del tecnico Mannino, che dopo essere stati allontanati dal campo si erano sistemati in tribuna vicino al piccolo gruppo di dirigenti ed accompagnatori, non più di sette/dieci persone (non certo una tifoseria) che erano al seguito della squadra. Durante uno dei vari alterchi verbali accesosi sugli spalti durante il secondo tempo, dopo le espulsioni, senza che il gioco fosse ancora ripreso dal gol del 2-1 del Pescara, un gruppo di persone del pubblico si è avvicinato minacciosamente ai nostri dirigenti tanto da rendere necessario un intervento degli steward che, però, più che calmare gli animi, sembrava poter peggiorare la situazione. Un’altra persona poi, comparsa improvvisamente quando la situazione sembrava in via di stabilizzazione, è arrivata pericolosamente alle spalle di Mannino strattonandolo e, un istante dopo, ha sferrato un pugno verso il direttore generale Flavio Bomarsi, che con gli altri dirigenti si era mosso a protezione del tecnico. Solo a quel punto e solo per limitare i pericoli alle persone vicine, tra cui donne e ragazzi, Tiago De Bail interveniva cercando di immobilizzare il soggetto senza assolutamente colpirlo ed a seguito della colluttazione, finiva per cadere con il volto in avanti, dalla balaustra rialzata, verso l’interno del campo di gioco. Assistito all’intera scena, dopo essersi preoccupati che il giocatore avesse ricevuto i soccorsi necessari, ritenendo che sia all’interno del campo che all’esterno fossero irrimediabilmente venute meno le condizioni minime di sicurezza per poter riprendere il gioco, la Lazio ha fatto rientrare la squadra negli spogliatoi.

La società Lazio Calcio a 5 si ritiene profondamente danneggiata e offesa da quanto accaduto al suo giocatore De Bail in primis, dimesso dall’ospedale solamente dopo le 23.00 con i referti (e le evidenze fisiche) dei danni riportati e dai rischi corsi dalle persone a lei vicine a causa della leggerezza con cui è stato gestito l’ordine pubblico di una partita notoriamente a rischio, senza l’allestimento di un settore ospiti dedicato e protetto e senza un adeguato lavoro da parte degli steward, che chiaramente conoscevano personalmente gli autori dell’aggressione e non hanno fatto il necessario né perché questa non si verificasse né per limitare i danni a svolgimento in corso.
 
In ultimo, la Lazio è determinata a tutelare quanto più possibile se stessa ed i suoi tesserati sia inevitabilmente in sede di Giustizia Sportiva, sia in qualsiasi altra si renderà necessario.