I Marines diffidano Repubblica e Messaggero

15.04.2015 05:38 di  Alessandro Pizzuti   vedi letture
Fonte: Lazio Marines
I Marines diffidano Repubblica e Messaggero

A seguito dell'articolo comparso su Repubblica.it nella giornata del 14 Aprile e sul Messaggero cartaceo di oggi 15 Aprile, per i fatti di cronaca che riguardano il VicePresidente dell'Associazione Fabio Tortosa, in cui l'ignoto giornalista descrive la nostra Squadra come “…la squadra di football americano Lazio Marines, tristemente nota per il motto “Sieg Heil” a fine partita”.

L'ASD Lazio Marines AFT smentisce tassativamente qualsivoglia legame con alcuna frangia politica ricordando che dal 1991 siamo presenti sul territorio Romano con iniziative a supporto di associazioni benefiche nazionali ed internazionali e da 24 anni insegniamo e diffondiamo valori come il rispetto e l'uguaglianza ai nostri oltre 200 tesserati, partendo dal Settore Under 13, per arrivare alla Squadra Senior.

Le partite dei Lazio Marines vengono trasmesse dal canale livestream http://livestream.com/accounts/5994472 in cui è possibile visionare anche gli incontri della stagione 2015. 
La nostra attività è pubblica e i nostri allenamenti sono aperti al pubblico. Invito chiunque nutra dubbi sulle nostre dichiarazioni a guardare con i propri occhi. Saremo inoltre onorati di ospitarvi sugli spalti del nostro centro sportivo durante i nostri incontri casalinghi per permettervi così di testare con mano i valori del nostro sport.

Diffidiamo pertanto la testata online Repubblica.it e il Messaggero dal pubblicare notizie false e diffamanti circa la nostra Associazione e ci riserviamo di proseguire per vie legali.

Le Posizioni personali di Fabio Tortosa riguardanti la sua vita lavorativa non devono essere soggetto di prese di posizione della nostra Associazione che si occupa esclusivamente di sport. Ripudiamo qualsiasi coinvolgimento che ci veda protagonisti di eventi e fatti al di fuori del Football Americano e delle nostre attività correlate.

Purtroppo anche la pagina del Manifesto ha dato la notizia non controllando minimamente la veridicità di quanto dichiarato.