Il Prof. Segnalini (esperto ortottica): "Il visual training migliora le performances. Sui miei assistiti..."

21.11.2017 19:00 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Il Prof. Segnalini (esperto ortottica): "Il visual training migliora le performances. Sui miei assistiti..."

Oggi in un calcio in continuo sviluppo per ottenere risultati importanti è fondamentale la cura di ogni singolo dettaglio. Il potenziamento neurovisivo dei calciatori per esempio ha effetti diretti sulle prestazioni, in quanto agisce sulla percezione dell’azione e sui tempi di reazione. Per un’analisi approfondita della tematica la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato uno dei maggiori esperti del settore, il Prof. Alessandro Segnalini, docente presso l’Università della Sapienza di Roma, Direttore Didattico del Corso di Laurea di Ortottica e specializzato in Visual Training.

Come si lega la sua professione con lo sport agonistico e il calcio in particolare?

“Attualmente le prestazioni sportive sono legate alla cura dei minimi dettagli per ottenere il massimo della prova atletica. Ad oggi sempre più atleti professionisti di èlite di ogni disciplina sportiva si affidano alla chirurgia refrattiva per eliminare i loro difetti e successivamente al visual training per migliorare le performances agonistiche grazie al potenziamento neurovisivo”.

In questo senso qual è il suo campo d’azione?

“A questo proposito abbiamo creato un binomio vincente con il Dott. Appiotti (chirurghi tra i massimi esperti in Italia in chirurgia refrattiva)  associando le tecniche più avanzate della chirurgia refrattiva a dei trattamenti customizzati ed individuali per le diverse discipline sportive. Quindi alla qualità dell’immagine, che si ottiene eliminando le ametropie attraverso la chirurgia refrattiva, si associa un visual training per ridurre i tempi retino corticali in primis (anticipazione motoria), dopo di che si sviluppano programmi dedicati per potenziare le caratteristiche visive necessarie al miglioramento della prova agonistica”.

Qual’è l’obiettivo di questa azione? 

“L’obiettivo è quello di creare nell’atleta una sorta di predizione delle intenzioni degli avversari o degli ostacoli,  come avviene per esempio sviluppando la visione periferica, e con essa si cerca di cogliere il movimento globale dello schema corporeo dell’avversario o dell'ostacolo, quindi il cervello cerca di anticipare una risposta sulle intenzioni altrui”.

Con quali atleti ha lavorato nella sua carriera?

"Nel corso degli anni il Dott. Appiotti ha operato atleti del calibro, di Kaká, Borriello, Innerhofer, Brignone, Consigli, Abate, Dallan, Senoner, Antonelli, Vasconcelos, Vassallo, Costa e moltissimi altri con ottimi risultati refrattivi e miglioramento delle performances agonistiche. Nello specifico collaboro con diverse Nazionali Italiane; Volley maschile e femminile ,Nazionale  di Softball e Baseball; di Badminton ; atleti olimpionici di Pentatlhon e con la Nazionale di tiro a volo tra cui ho avuto il piacere di preparare un Campione del Mondo Marco Sablone".

Le altre abilità visive da potenziare quali sono?

“Con il potenziamento neurovisivo dei calciatori riusciamo a creare una ipervisione negli atleti mediante stimolazioni che vanno ad incrementare queste abilità. L’acuità visiva dinamica, cioè la capacità di vedere chiaramente gli oggetti mentre l’atleta e/o gli oggetti si muovono velocemente. La concentrazione visiva, ossia la capacità di schermare le distrazioni e rimanere concentrati sulla palla o il bersaglio. L’eye tracking che è importante per essere in grado di seguire l’azione riducendo al minimo il movimento della testa. In questo modo si mantiene un migliore equilibrio e si può reagire alla situazione in modo più rapido. La memoria visiva in quanto capacità di elaborare e ricordare un movimento rapido, o di fissare un momento di gioco. L’atleta con una buona memoria visiva sembra sempre essere nel posto giusto al momento giusto. La visualizzazione e quindi l’abilità che consente di vedere mentalmente l’esecuzione perfetta del movimento che stiamo realizzando, mentre gli occhi stanno vedendo e concentrandosi su qualcosa di diverso (di solito la palla). La visione periferica perchè gran parte di ciò che accade nello sport non avviene direttamente davanti ai propri occhi, per questo è importante aumentare la capacità di vedere l’azione di lato, senza dover girare la testa. Il tempo di reazione visiva e la velocità con cui il cervello interpreta e reagisce alle azioni di gioco”.