Ilaria Cucchi: "Mio fratello laziale vero!"

22.10.2014 13:55 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Ilaria Cucchi: "Mio fratello laziale vero!"

A 5 anni dalla morte durante la custodia cautelare, l’alone di mistero intorno alla vicenda di Stefano Cucchi resta ancora molto fitto e irrisolto. Ad intervenire questa mattina ai microfoni di Elle Radio, durante la trasmissione "I laziali sono qua", è stata Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, che nel ribadire la propria posizione riguardo l’accaduto, ha parlato anche della passione del fratello per i colori biancocelesti: “A distanza di 5 anni dobbiamo ancora scoprire con esattezza i veri responsabili della sua morte. Non ho mai negato che Stefano avesse sbagliato e che fosse un tossicodipendente, ma nessuno si doveva permettere di fare quello che ha fatto. Mio fratello è stato massacrato di botte nei sotterranei delle aule di tribunale, dove in teoria si dovrebbe fare giustizia. Dopo essere stato malmenato è stato portato in aula. Stefano fu trattato come un uomo senza fissa dimora, fu mandato in galera senza neanche essere guardato in faccia. Tutto questo è successo a Roma, in un tribunale italiano, nel 2009... E' allucinante. Mio fratello è morto di dolore in un reparto ospedaliero italiano. C'è stata un'omertà vergognosa anche da parte dei medici di allora. Tutti sapevano e nessuno ha detto niente".

A che punto è il processo? Ci sono degli sviluppi?

"C'è stata una prima sentenza importante. Ha condannato i medici e assolto i poliziotti, non perché non ci sia stato il pestaggio, cosa che è stata riconosciuta, ma perché  non si sa con certezza chi abbia preso parte al massacro. Abbiamo sbugiardato le teorie che dicevano che Stefano avesse le fratture alle ossa prima di arrivare all'ospedale. Oggi siamo in Appello, con una giustizia che finalmente sta cercando di fare chiarezza sulla vicenda. Nessuno di noi vuole un colpevole a tutti costi, ma vuole la verità. Noi vogliamo che lo Stato italiano ammetta che 5 anni fa Stefano fu ammazzato da chi, invece, dovrebbe difenderci ogni giorno".

Senti, per salutarci, possiamo raccontare un aneddoto su Stefano? Come diventò della Lazio?

"Stefano diventò della Lazio grazie al nonno. La nostra era una famiglia di romanisti e lui da bambino simpatizzava per la Roma. Quando il nonno morì, dal momento che era attaccatissimo a lui, diventò tifoso della Lazio, ma laziale vero".