Djordjevic, l'agente racconta: "Filip ha scelto la Lazio per due motivi..."

05.04.2014 08:05 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Djordjevic, l'agente racconta: "Filip ha scelto la Lazio per due motivi..."

Promesse dalla Francia: "sarà un buon acquisto per la Lazio. Hanno preso un attaccante molto forte, un cannoniere", sono le parole di chi lo conosce meglio, quel giovane serbo promesso sposo del club di Roma. E' una mattina come un'altra negli impianti sportivi del Nantes, Filip Djordjevic ha appena terminato la seduta di fisioterapia per quel ginocchio cigolante. Raggiunge il suo gruppo, raccolto in un'aula del primo piano, occupato a seguire una lezione video per preparare il match contro il Monaco. Michel Der Zakarian, il tecnico del club francese è in ospedale, allettato dall'operazione all'appendice, a sostituirlo Bruno Baronchelli, di origini italiane, bergamasche, vecchia bandiera del Nantes e del calcio francese. E una solida carriera sulla panchina, collezionando esperienze al Lilla, al Rennes, al PSG, al Trabzonspor in Turchia e infine con la nazionale della Costa d’Avorio, dove ha collaborato per 5 gare a fianco di Eriksson. Al termine dell'allenamento, quando Filip lo saluta prima di lasciare gli impianti, Baronchelli racconta di quel ragazzo. E non ha dubbi né remore a prometterlo bomber, sulle pagine dell'edizione odierna del Corriere dello Sport: "Vedo il suo futuro in un grande club. Sarà un buon acquisto per la Lazio. Hanno preso un attaccante molto forte, un cannoniere. Fisicamente è dotato, protegge la palla. E ha una buona tecnica di base. Potrà segnare molti gol in Italia. E poi continuerà a migliorare. Può crescere nella costanza di rendimento, eliminando qualche pausa. Djordjevic per il Nantes è ancora molto importante, è il nostro cannoniere, lo aspettiamo per le ultime partite di campionato e poi ci saluterà. Ha solo 26 anni e può avere ancora grandi progressi. Sono convinto che diventerà uno dei migliori attaccanti in Italia". E non è solo la qualità atletica a fare di lui un ottimo affare, continua il secondo allenatore: "Filip è molto professionale. Lo conosco da tanti anni. E’ diventato un giocatore importante lavorando ogni giorno con scrupolo, con impegno, allenandosi tanto. Ha avuto una crescita esponenziale perché non è solo dotato fisicamente e tecnicamente. Ha capito l’utilità del lavoro nel calcio". Gli fa da coro Olivier Veigneau, grande amico e compagno di squadra di Djordjevic, a cui ha lasciato la fascia di capitano, che ancora custodisce, dopo l'infortunio."Filip è un grande professionista. Lavora moltissimo, è sempre il primo ad arrivare agli allenamenti. Prima di cominciare, lo trovi in palestra. Ha sempre qualcosa da fare. E’ un giocatore importante per la squadra. Aiuta i compagni, combatte per la squadra. Questo aspetto si sente durante la partita. E poi possiede le qualità di base degli attaccanti, segna diversi gol", racconta l'amico. E ribadisce: quello della Lazio è stato un affare. "Sono convinto che la Lazio abbia realizzato un bel colpo prendendo Djordjevic. Filip si inserirà in fretta nel calcio italiano. I suoi nuovi compagni lo vedranno combattere. Anche i tifosi della Lazio lo apprezzeranno. Ha qualità da giocatore importante abbinate allo spirito di sacrificio. Mi dispiace che vada via, perdo un amico e un grande compagno di squadra. Ma sono felice per lui, potrà fare un altro balzo in avanti per la sua carriera. Qui a Nantes è stato sei anni, ora aveva tante richieste e la possibilità di continuare a crescere. Il suo obiettivo era trovare una squadra che gli permettesse di giocare in Europa e cominciare a misurarsi con tornei di altissimo livello. Sono veramente contento per Filip. E la Lazio non si pentirà di averlo preso". Intanto, fino a giugno, nessuno ha dubbi, Djordjevic continuerà ad essere una pedina fondamentale sullo scacchiere di Michel Der Zakarian: "La squadra ha ancora bisogno di Djordjevic, ci darà una mano per le ultime partite del campionato. Saluterà alla grande i nostri tifosi. Nonostante abbia firmato il contratto con la Lazio e poi ci sia stato l’infortunio, lo vediamo lavorare tutti i giorni con grandissimo impegno".

 

L'AGENTE: "HA SCELTO LA LAZIO PERCHE'..." - L'annuncio del suo acquisto è arrivato in uno dei momenti più complicati della stagione della Lazio, finendo per passare un po' in sordina. Filip Djordjevic sarà il prossimo centravanti biancoceleste, la dirigenza capitolina ha bruciato tutta la concorrenza, come rivela l'agente del serbo Alessandro Lucci sulle pagine del Corriere dello Sport: "Quando sono andato a Nantes, avevo sei possibilità diverse per il suo futuro. Tante squadre volevano Djordjevic. Abbiamo analizzato i pro e i contro di ogni soluzione. La concorrenza per la Lazio era forte. Filip ha scelto la società biancoceleste essenzialmente per due motivi. Il primo perché il club è riuscito a trasferirgli tanto entusiasmo, Lotito e Tare gli hanno fatto comprendere quanto lo volessero, ha capito che puntavano fortemente su di lui. Hanno avuto una determinazione feroce nel corteggiarlo. E il secondo perché Filip ha l’ambizione di diventare un attaccante di livello internazionale e aveva bisogno di giocare con continuità. Ha pensato anche e soprattutto a un progetto tecnico che gli desse le migliori garanzie. Per questo motivo ha rinunciato a contratti più importanti dal punto di vista economico. Così ha scelto la Lazio, il progetto lo ha convinto, a Formello potrà continuare a crescere".

LE QUALITÀ DEL CALCIATORE - C'è tanta curiosità intorno al giocatore e Lucci prova a raccontarlo:  "L’ho conosciuto a settembre attraverso Tomovic, che è un mio assistito e un suo amico. Giocano insieme in nazionale. Per Tomovic, che già gioca nel campionato italiano, Filip può diventare un attaccante molto importante a livello internazionale. Siamo andati a vederlo, l’ho conosciuto, è scattata la scintilla. Mi è piaciuto molto il suo modo di ragionare, non solo di giocare: fuori dal campo è molto determinato e leale. Lo chiamavano tanti agenti dall’Inghilterra e dalla Turchia. Sono convinto che diventerà un giocatore di prima fascia". Semplice descriverlo poi: "Sul campo mi ha colpito la sua eleganza. Ha movenze regali. E poi si tratta di un mancino atipico. Di solito i calciatori di piede sinistro sono fantasisti, un po’ anarchici. Filip esprime pragmatismo, è un finalizzatore, un giocatore concreto. Sa tenere bene la palla, colpisce di testa, ma sotto porta sa essere anche un opportunista. Legge in anticipo l’azione, segna di rapina. E poi, considerando la struttura fisica, ha una buona tecnica. Paragone con Vucinic? Forse di Mirko può ricordare l’eleganza dei movimenti, ma sono attaccanti dalle caratteristiche totalmente differenti. Filip è un centravanti d’area. Come caratteristiche può ricordare Crespo. Sono convinto che in Italia non ci siano tanti attaccanti del suo valore. Mi ha colpito la sua determinazione. E’ determinato e intenzionato a diventare un grande calciatore".