Calciomercato Lazio, Gomez strizza l'occhio: Inzaghi lo aspetta. Ma Lotito...

Sarebbero tutti pronti a ballare, specialmente Inzaghi, che da un anno a questa parte ha chiesto a più riprese alla società di prendere il “Papu” Gomez. L'anno scorso lo avrebbe voluto per sostituire Keita, quest'anno andrebbe a prendere il posto lasciato libero da Felipe Anderson. Nella giornata di ieri, il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha ritenuto incedibile il suo numero 10, dichiarando infondata ogni notizia su un'eventuale partenza. Fin qui tutto bene, se non fosse che – solamente qualche ora dopo – il mister atalantino sia stato smentito dallo stesso Gomez, che a sua volta ha confessato di ambire a società più importanti rispetto a quella bergamasca, aggiungendo di non aver mai fatto promesse di amore eterno. Ecco dunque che lo scenario cambia nuovamente in corso d'opera, con la Lazio che tornerebbe alla carica. Come riportato dall'odierna rassegna stampa a cura di Radiosei, per il mister biancoceleste il “Papu” rimane la prima scelta, una scelta, però, che potrebbe non sposarsi perfettamente con quelle che sono le direttive della società. Sì, perché Lotito da questo punto di vista è stato chiaro: difficilmente spenderà una cifra tra i 15 e i 20 milioni (quanto chiesto dall'Atalanta) per un giocatore di 30 anni, al quale andrebbe anche garantito uno stipendio più o meno di 2,5 milioni. A meno che il prezzo non si abbassi fino ad arrivare intorno ai 10 milioni, altrimenti non se ne farà nulla. Certo, l'affare Acerbi insegna: la Lazio avrebbe anche in questo caso il gradimento del giocatore, con Gomez uscito allo scoperto. Ma appare complicato che l'argentino chieda al presidente Percassi di abbassare le richieste per il suo cartellino, con il rischio di compromettere un rapporto solido da anni. In poche parole, affinché la trattativa vada in porto il prezzo dell'esterno atalantino deve dimezzarsi. Lotito preferirebbe investire su un giocatore più giovane ma di prospettiva, Inzaghi ha sempre indicato l'ex Catania come l'ideale per i suoi schemi e il suo modulo di gioco. Chissà se dopo Acerbi il mister sarà accontentato di nuovo.