Baldissoni e Pallotta: "Assurda la squalifica di Strootman, faremo ricorso. Non c'è simulazione"

Pubblicato il 6/12 alle ore 12:40
07.12.2016 06:45 di Gabriele Candelori Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Baldissoni e Pallotta: "Assurda la squalifica di Strootman, faremo ricorso. Non c'è simulazione"
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© foto di Federico De Luca

AGGIORNAMENTO ORE 18:10 - Due giornate di squalifica a Strootman e una a Danilo Cataldi. È questo il responso del Giudice Sportivo in merito alla diatriba creatasi in campo tra il calciatore della Roma e quello della Lazio. Una decisione che non è piaciuta in quel di Trigoria, con il direttore generale Mauro Baldissoni che promette ricorso: “A me sembra che siamo destinati a non avere momenti di gioia, ma invito tutti a goderne. Noi abbiamo scoperto con estremo stupore e molta perplessità della squalifica di Strootman, motivazioni profondamente discutibili – ha dichiarato a Roma Radio -. Abbiamo chiesto un ricorso d'urgenza per averlo a disposizione già contro il Milan. Si è applicata per la prima volta una prova tv, nel comunicato si legge chiaramente che l'espulsione di Cataldi sia stata comminata perché lo ha strattonato, Strootman si sente tirato sul collo e cade per paura di essere strattonato e un secondo dopo era già in piedi, temeva di prendere un colpo alla collottola, non esiste la simulazione. Quello che ha determinato l'espulsione di Cataldi è stata la trattenuta e questa sarà la base del ricorso d'urgenza. Noi facciamo giurisprudenza, sulla pelle della Roma vengono ampliati i confini della giustizia sportiva, siamo in un momento critico, stiamo per affrontare Milan e Juventus e guarda caso c'è questa squalifica. Se qualcuno simula di essere stato colpito, può indurre l'arbitro a sbagliare, ma in questo caso la motivazione dell'espulsione di Cataldi è che il gesto sia partito da quest'ultimo. Strootman abbassa istintivamente la testa per paura di essere colpito, non sa cosa possa accadere e un secondo dopo era già in piedi e lontano dai tafferugli. In ogni caso, non è determinante ai fini dell'espulsione. Se anche Strootman fosse restato in piedi, Cataldi sarebbe stato espulso lo stesso, è la prima volta che accade questo, c'è un'estensione dei confini della giustizia sportiva. Non accettiamo questo, faremo tutto il possibile per tutelare i nostri interessi, la nostra pazienza è messa a dura prova. Attendiamo entro domani gli atti sui quali lavoreremo per il ricorso e avere un'udienza per venerdì. Faremo tutto il possibile per difenderci, sappiamo quante situazioni i tifosi debbano affrontare, ma è opportuno lottare insieme, non ha senso dividerci quando subiamo queste ingiustizie"Stupore condiviso anche dal presidente Pallotta, che ha commentato così: "E' assurdo".

Ogni derby nella Capitale porta i suoi strascichi. L’ultimo, inevitabilmente, ancora di più. Dalle provocazioni di Rudiger alla discussa replica di Lulic, passando per lo scontro tra Strootman e Cataldi (oggi le sanzioni del Giudice Sportivo). Ieri intanto ad alimentare le polemiche ci hanno pensato i tifosi della Roma. Che, nell’allenamento a porte aperte di ieri al Tre Fontane, hanno intonato dei cori a sfondo razziale proprio all’indirizzo di Senad Lulic. Ieri Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, ha chiesto le scuse dei sostenitori giallorossi. Oggi arrivano anche le parole del CEO romanista Mauro Baldissoni, intervenuto durante la conferenza stampa per l'iniziativa We All Footbal, lanciata tramite la partnership con Sisal Matchpoint. "C'è stato un momento breve in cui sono partiti dei cori contro un giocatore avversario (Lulic ndr), cori caratterizzati da insulti e da odio che sono terminati subito per la reazione degli altri, perché quello voleva essere un momento di gioia. Approfitto che è una responsabilità di tutti riappropriarsi della gioia nella sua purezza. Siamo tanto belli noi come siamo, celebriamola cantandola, non preoccupiamoci di comunicare odio verso gli altri". Poi sulle dichiarazioni del bosniaco dopo la gara: Non credo sia giusto parlare di polemiche e credo che Lulic abbia commesso un errore grave. Ripeto quello che ho detto poco fa: sappiamo la nostra responsabilità e dobbiamo mandare messaggi positivi. Per questo ho apprezzato il nostro pubblico che, dopo qualche coro non positivo, ha reagito e cercato di interromperli. Dobbiamo essere consapevoli di essere responsabili di quello che succede. Dobbiamo mandare messaggi positivi e continuo a dire che siamo tanto belli così, è stato bello celebrare i tifosi ieri, ed è giusto che anche per loro valga questa indicazione. Concentriamoci sui messaggi positivi e non sugli avversari. Poi se qualcuno commette un errore avrà modo di pentirsi e di far fronte alle responsabilità”. Una battuta anche su Strootman e sul rischio prova tv:Non diciamo sciocchezze e cose inesatte. Parliamo di Sisal, abbiamo detto di non parlare di polemiche”.

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