Brasile, addio a Carlos Alberto Torres: giocò insieme a Chinaglia nei Cosmos

Addio ad un'altra stella del passato del calcio verdeoro. Nella giornata di ieri, stroncato da un infarto all’età di 72 anni, se n'è andato Carlos Alberto Torres, idolo del Santos e capitano della Seleção brasiliana che ai Mondiali di Messico ’70 sconfisse in finale l'Italia. Fu lui a segnare gol del definitivo 4-1 agli Azzurri allo stadio Azteca, che permise al Brasile di aggiudicarsi definitivamente la Coppa del Mondo (a quel tempo chiamata ancora, proprio fino a quell’edizione, la Coppa Rimet in onore del presidente della Fifa Jules Rimet, ndr). Difensore di fascia, aveva debuttato nel Fluminense, per poi passare al Santos di Pelé, al Flamengo e ai Cosmos di New York, giocando in squadra proprio con Giorgio Chinaglia. Nel 2004 Carlos Alberto era stato anche inserito dall'ex compagno di squadra Pelé nel 'Fifa 100', la speciale classifica dei cento più grandi calciatori viventi secondo O Rei. Lasciato il calcio giocato, ha allenato il Flamengo, il Fluminense, il Corinthians e il Botafogo in Brasile, guidando anche squadre in Messico e negli Stati Uniti, come Monterrey, Querétaro e Miami Sharks. Negli ultimi anni è stato anche opinionista televisivo. Attraverso un tweet sul proprio proflio ufficiale, George Chinaglia, figlio di Long John,  ho voluto così ricordare il compagno di squadra del papà: "Lutto per la perdita di uno dei più grandi giocatori di sempre, oltre ad essere un grande uomo. Carlos RIP". 

Mourning the loss of one of the greatest players to grace the pitch and even a greater person. RIP Carlos. #RIPCarlosAlberto #farewellgame82 pic.twitter.com/wC6hLIjCAY

— Giorgio Chinaglia jr (@GChinagliajr) 25 ottobre 2016