Del Nero: "Avessi avuto io un tecnico come Inzaghi! Zarate? Vinceva le partite da solo, poi..."

Pubblicato il 27/03 alle ore 21:11
28.03.2017 07:11 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Del Nero: "Avessi avuto io un tecnico come Inzaghi! Zarate? Vinceva le partite da solo, poi..."
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© foto di Federico De Luca

"Quella della Champions alla Lazio è stata un'esperienza fantastica. Abbiamo fatto i preliminari, ho giocato uno spezzone all'andata, poi ho sfruttato la gara di ritorno e sono riuscito a trovare il mio spazio”. Riavvolge il nastro Simone Del Nero, e i ricordi volano subito alle notti di Champions in maglia biancoceleste. Intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’ex trequartista laziale ha analizzato il momento della squadra di Inzaghi: “Ci sono tanti nazionali in giro per il mondo, sono giorni stressanti per loro. La Lazio ha davanti una settimana dura, però quella del Napoli lo è ancora di più. Mi piacciono Anderson e Keita, poi c'è Immobile che sotto porta è una garanzia. Il tridente della Lazio fa invidia un po' a tutte le squadre. Milinkovic? E' cresciuto con Inzaghi, spero che la società riesca a blindarlo”.

CAPITOLO CESSIONI - “Una squadra di calcio, se vuole ambire a traguardi importanti, ha bisogno di giocatori all'altezza. Si può vendere per fare cassa ma bisogna reinvestire in calciatori di qualità. Non credo che ci sia bisogno di liquidità, però sappiamo com'è Lotito, a volte gli parte la brocca e non ci pensa troppo a vendere. Anche se i calciatori se li fa pagare bene e non molla se non ottiene quello che chiede. Keita? Consiglio alla Lazio di tenerlo e accontentare le sue richieste. Allo stesso tempo consiglio a lui di rimanere a Roma, è la piazza giusta e il prossimo anno potrebbe essere quello della definitiva esplosione. E poi dico una cosa: Simone Inzaghi ci punta tantissimo, l'avessi trovato io un allenatore così, che avesse creduto nelle mie capacità. Per un calciatore è fondamentale la fiducia del proprio tecnico".

DERBY, INZAGHI E ZARATE - “Io ancora laziale? Assolutamente sì, ho la Lazio nel cuore. Ho riconoscenza verso la piazza e i tifosi, mi sento uno di loro. Nel derby d’andata la Lazio ha fatto la partita perfetta. Il gap di 2 gol va gestito bene. Il mio ricordo? Penso al 4-2 con Pandev e Zarate, venivamo da un momento critico, facemmo il ritiro a Norcia per prepararci. Su Inzaghi ci avrei scommesso dal principio. Ho visto i suoi allenamenti con la Primavera, lo ritenevo già pronto, aveva soltanto bisogno di una possibilità. Zarate? A Mauro voglio bene, non so cosa gli sia successo. Quando l'ho visto la prima volta ho pensato: "questo diventerà uno dei più forti del mondo". Vinceva le partite da solo, anche in allenamento era incredibile. Non riesco a spiegarmi il suo rendimento, ha avuto un'involuzione, uno non può perdere tutte le proprie potenzialità nel giro di un anno".