ESCLUSIVA Radiosei - Stroppa: "Pioli maestro di equilibrio, fare calcio a Roma non è semplice"

TUTTOmercatoWEB.com

“La Lazio è cresciuta in maniera esponenziale, ha acquisito continuità, consapevolezza nei propri mezzi, un'identità ben precisa. La squadra spesso giocava bene ma non faceva risultato, adesso vince ed è un piacere vederla giocare”. Sono le parole di Giovanni Stroppa, ex centrocampista della Lazio, intervenuto ai microfoni di Radiosei 98.100. “Pioli è fondamentale, l'allenatore - prosegue Stroppa - è determinante. La crescita dei giocatori si esalta quando c'è organizzazione, questa squadra ne è un esempio. Il singolo esalta il collettivo e viceversa. Fare dei nomi è superfluo, è la squadra che si esprime in maniera eccellente”. Una squadra composta da un mix perfetto di esperienza e gioventù, campioni e talenti in erba. Alla guida dei 'vecchietti' c'è Miroslav Klose: “Klose è una sorpresa per la qualità fisica che sta dimostrando, tecnicamente si conosceva. Gioca sempre e le sue prestazioni sono eccellenti. Se ci fosse stato Djordjevic, Pioli avrebbe continuato ad alternarli. In questo caso, avendo solo lui, Klose è arrivato a questo rendimento, non facile da raggiungere dopo un Mondiale giocato da protagonista”. La Lazio è attesa da dieci finali da qui al termine della stagione, non sono ammessi cali di concentrazione: “L'aspetto mentale sarà fondamentale, adesso c'è la sosta e credo che arrivi nel momento sbagliato. La continuità di gioco sarebbe stata ideale. Tanti nazionali andranno in giro per il mondo a giocare, non è semplice poi ricominciare. Le incognite sono tante, i viaggi, il tipo di partite che si gioca. Anche un'amichevole può essere dispendiosa. Bisognerà vedere come torneranno, come riattaccheranno la spina”. Poi un pronostico sulla classifica finale: “La Roma nonostante tutte le situazioni negative che sta attraversando è una delle candidate al secondo posto, la Lazio vive un momento eccellente, è la squadra che nel momento cruciale del campionato sta meglio. Vedo bene anche il Napoli, Fiorentina e Sampdoria le metto un gradino sotto”. Inevitabile un commento su Felipe Anderson: “Se mi ricorda Kakà? È a quel livello. Non dimentichiamo Candreva, altro giocatore straordinario. Per quello che stanno facendo vedere si può dire che siano gli esterni migliori d'Italia”. Infine la domanda del momento: se, nei panni di Pioli, firmerebbe per il terzo posto: "Assolutamente no, per come la Lazio si sta esprimendo. Ci vuole equilibrio, Pioli in questo è stato un maestro. Non ha mai alimentato situazioni negative, fare calcio a Roma non è semplice. Ci si esalta e ci si deprime in un niente”.