Foggia: "Zarate era più forte di Anderson. Io ds della Lazio? Chissà un giorno..."

Pubblicato il 3/02 ore 20:30
04.02.2017 07:28 di Mara Perna Twitter:    vedi letture
Fonte: Mara Perna - Lalaziosiamonoi.it
Foggia: "Zarate era più forte di Anderson. Io ds della Lazio? Chissà un giorno..."
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È il nuovo direttore sportivo del Racing Roma. Dopo aver affisso gli scarpini al chiodo, ha deciso di intraprendere questa nuova avventura. L’ex Lazio Pasquale Foggia è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare di questo nuovo incarico: “Mi ha sempre affascinato questo ruolo e mi trovo bene. Ho fatto 11 acquisti in poco tempo perché nel club c’era questa necessità. Erano trattative già avviate, io ho solo concluso”.  Dal personale all’attualità, sono stati tanti i temi toccati dall’ex biancoceleste durante l’intervento.

LA SITUAZIONE DELLA LAZIO – Foggia è sempre legato a questi colori:  “La seguo sempre con grande affetto perché ho dei ricordi importanti. Sta facendo molto bene. Simone ha preso la squadra in un momento assai delicato, è stato bravo ad entrare subito in sintonia con il gruppo. I risultati si vedono e gli danno ragione. Io alla Lazio? Non nego che con Lotito ci sia un ottimo rapporto, spero di poterci lavorare un giorno. Oggi ricopro questo ruolo ed è quello che mi piacerebbe fare in futuro”.

SUL MERCATO INVERNALE DELLA LAZIO – “Se non si trova il profilo di giocatore che serve è inutile mettere mano alla rosa. Credo che l’unico movimento che la Lazio avrebbe potuto fare, sarebbe scaturito da un  eventuale uscita di Djordjevic”. Su dove si può migliorare: “Davanti perché se viene a mancare Immobile e Filip non è in giornata, l’assenza diventa pesante”.

SUI TANTI GIOVANI – Non manca un pensiero sul progetto Lazio: “Credo che Simone abbia influito in questo aspetto, poi c’è anche una volontà della società di procedere su questa politica. Ci sono tanti giovani di valore”. Su Milinkovic: “Uno dei più forti in assoluto, è uno da blindare al più presto secondo me”.

IL RINNOVO DI BIGLIA – Un argomento inevitabile: “Un segnale importante, credo che la sua intenzione è stata sempre quella di rinnovare. Certo vedere le scene come quelle di domenica scorsa non è mai bello, i tifosi sono portati all’esasperazione. Staff tecnico e società lo ritengono un giocatore imprescindibile, giusto dargli un contratto importante”. Poi sul capitolo Keita e de Vrij: “Sono altri due elementi imprescindibili. Per Keita è arrivato il momento del dentro o fuori, se va via è giusto che la Lazio monetizzi su un talento che ha cresciuto e fatto esplodere. Per de Vrij si parla di offerte dal Manchester City, impossibile in quel caso trattenerlo. Mandarlo è giusto anche per il ragazzo”.

CASO ZARATE –  Un accenno anche alla vicenda del suo ex compagno: “La sua situazione è stata gestita  male da chi lo rappresentava. Non è vero che a Roma stava male, nello spogliatoio si trovava bene. Secondo me alla Lazio era più forte di Felipe Anderson. Mi sarebbe piaciuto che rimanesse ancora tanto tempo in biancoceleste. Per me è stato il più forte con cui ho giocato, insieme a Rocchi”.

LA SORPRESA DI QUESTA LAZIO – Foggia non ha dubbi: “Inzaghi, non pensavo assolutamente che potesse fare subito una carriera così. Mi ha stupito molto positivamente, vedendolo allenare mi sono sorpreso. Accettare la guida della Lazio questa estate è stata una grande dimostrazione di personalità. Da calciatore era un giocarellone, era il mio bersaglio preferito per gli scherzi”. Per chiudere sugli obiettivi di questa Lazio: “Se la giocherà sicuramente per l’Europa League, poi se arriverà qualcos’ altro ben venga. Coppa Italia? Avrei voluto incontrare il Cesena piuttosto che la Roma”. 

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