Ledesma a 1900 Tv: "La Lazio la mia consacrazione. In Brasile sto bene ma mi manca la famiglia" - VIDEO

Cuore biancoceleste a ritmo di samba. Cristian Daniel Ledesma, dopo nove anni di Lazio, è in Brasile in forza al Santos per continuare la sua carriera da calciatore. In un’intervista rilasciata in esclusiva a Millenovecento Tv, l’ex centrocampista ha parlato prima di tutto del suo passato: "La Lazio è stata la consacrazione, poi giorno dopo giorno ho amato questa maglia. Non sono nato laziale però è stato ed è tutt’ora una storia d’amore bellissima quella che mi lega a quei colori e sono sicuro che continuerà. Non solo per me, ma anche per tutta la mia famiglia”. Poi sul suo periodo da giocatore del Santos: "Avere un giocatore che per 14 anni ha giocato in Europa e per tantissimo tempo in Serie A è qualcosa di diverso, mi hanno accolto alla grande. Il calcio qui è differente, c’è molta passione anche se non ho ancora visto lo stadio pieno da quando sono qui. Si lavora in maniera diversa sia a livello d’intensità che mentale. Il calcio italiano mi manca anche in termini di pressione, non puoi mollare un attimo perché la società e la tifoseria si aspettano tanto da te e quindi devi sempre dare il massimo. Dopo una sconfitta ci si allena con la stessa allegria, ci sono pochi musi lunghi. Forse è anche per questo che in casa le squadra fanno bene e in trasferta a parte Atletico Mineiro, Corinthians (campione di Brasile) e poche altre squadre riescono ad imporsi”. Roma manca anche come città: "Sicuramente la lontananza non aiuta, con Marta, mia moglie, abbiamo deciso di non turbare troppo i nostri figli, quindi sono rimasti nella Capitale: stessa scuola e  stessi amici. Noi siamo stati come una mosca bianca nel calcio moderno, 5 anni a Lecce e nove a Roma ed anche per me questa è una situazione particolare. Alice è quella che dimostra di più il suo stato d’animo, Daniel invece lo fa capire attraverso piccole (grandi) cose. È voluto tornare a tutti i costi a giocare nella Lazio, gli mancava tanto ed il primo giorno gli brillavano gli occhi”.

Di seguito l’intervista video integrale.