Orsi: "Anderson e Candreva possono fare male a questo Napoli. La Champions? Non mi fido della Lazio"

04.03.2015 11:09 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci- Lalaziosiamonoi.it
Orsi: "Anderson e Candreva possono fare male a questo Napoli. La Champions? Non mi fido della Lazio"
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© foto di Stefano Principi

Ha difeso la porta biancoceleste per undici anni, fra i pali con l’aquila sul petto ha artigliato una grande quantità di palloni, negando la gioia del gol a molti avversari. Fernando Orsi, ex portiere della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per parlare della semifinale di Coppa Italia in programma stasera che vede i biancocelesti sfidare il Napoli.

Che tipo di partita ti aspetti?

"Sono due squadre che giocano con due assetti tattici diversi: la squadra di Pioli gioca con il 4-3-3, quella di Benitez con il 4-2-3-1. Il modulo del Napoli favorisce le caratteristiche di alcuni elementi della Lazio, come Candreva e Felipe Anderson, che possono sfruttare la velocità e puntare la difesa del Napoli. I partenopei dalla loro hanno un attacco importante, che in ripartenza può fare molto male"

Cosa ne pensi di Felipe Anderson?

"Felipe Anderson è un giocatore che spacca le partite e può trovare il gol in qualsiasi momento. Noi dobbiamo ricordarci della partita di andata contro di loro: la Lazio aveva giocato bene, ma il Napoli l’aveva impostata per ripartire e colpire la squadra di Pioli negli spazi. Questa volta sarà diverso, la sfida si decide in 180 minuti. Non è da escludere anche un pareggio per poi andare al S.Paolo"

Ma non è rischioso giocarsi il tutto per tutto a Napoli?

"Sarà dura però penso che la Lazio, quest’anno, giochi bene anche in trasferta. Purtroppo a Napoli la squadra avrà dalla sua 60 mila persone, mentre stasera la cornice di pubblico sarà massimo di 30 mila anime"

Un dato curioso: la Lazio è una delle vittime preferite di Higuain, mentre Klose non ha mai segnato al Napoli…

"Se Higuain ha sempre segnato alla Lazio e Klose mai, prima o poi si dovrà invertire la tendenza"

Quanto pesa l’assenza di un giocatore come Mauri stasera?

"E’ un problema dell’allenatore, Mauri è un giocatore che sta facendo bene. E’ un assenza importante, ma io sogno la formazione di partenza con Keita e Anderson sugli esterni. Questa è una squadra che ha un futuro, con tanti giovani. Vorrei questa Lazio in stile Borussia Dortmund: tanti ventenni pronti all’uso che hanno raggiunto la finale di Champions e vinto il campionato"

Una domanda da tecnico: ritieni che Anderson sia più efficace nel caso inizi l’azione dalla sinistra per poi accentrarsi o viceversa?

"Credo da entrambe le parti, generalmente dalla sinistra si accentra per calciare, mentre dalla destra per rientrare a sinistra può andare sul fondo e cercare il cross"

Contro la Fiorentina non ci sarà sicuramente Parolo…

"Senza Parolo e forse anche senza Mauri, io della Lazio non mi fido ancora. Gioca bene però ha perso 8 partite in un anno. Fino a Cesena aveva giocato molto bene, poi la sconfitta. Ora ci sono delle partite fondamentali contro la Fiorentina e il Torino, voglio vederla lì. Sono soddisfatto comunque della stagione e soprattutto del tecnico, che è arrivato nello scetticismo generale e invece ha convinto tutti con le prestazioni"

Pensi che la Lazio abbia assorbito la mentalità di Pioli?

"Pioli se la giocava anche quando stava a Bologna e lottava per la retrocessione, come mentalità ha sempre avuto quella di giocare a viso aperto. Poi arrivi in una piazza esigente come Roma, dove i tifosi sono molto esigenti. C’è tanto di Pioli in questa formazione. Era difficile pensare che la Lazio si potesse trovare a due punti dal Napoli e 6 dalla Roma. Però voglio mettere i piedi per terra perché ci sono comunque 8 sconfitte subite".

Se non avessimo pareggiato il derby…

"Io non penso al derby, rifletto sulla sconfitta di Cesena e quella contro l’Empoli. Bastava pareggiare per ottenere un paio di punti in più e la Lazio era a soli quattro punti dalla Roma. Bisogna considerare che la Lazio ha ipoteticamente tre punti in più, se il Parma non dovesse giocare contro i biancocelesti la squadra vincerebbe a tavolino. Mentre la Roma ha già giocato contro i gialloblù"