Renzi: "Basta rinviare le decisioni, il calcio va restituito a famiglie e appassionati"

26.05.2016 14:00 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Renzi: "Basta rinviare le decisioni, il calcio va restituito a famiglie e appassionati"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

“È il momento di prendere una iniziativa forte per restituire il calcio alle famiglie e agli appassionati”. A parlare è il premier Matteo Renzi, intervenuto nel consueto appuntamento della e-news per commentare anche gli incidenti registrati nella finale di Coppa Italia. Proprio un anno dopo l’uccisione del tifoso napoletano Ciro Esposito, che ha portato nei giorni scorsi alla condanna a 26 anni di reclusione per Daniele De Santis: “Nella finale di Coppa Italia di quest’anno, ventiquattro mesi dopo la tragica fine di Ciro, si sono registrati di nuovo incidenti: senza vittime, fortunatamente. Ma è comunque inaccettabile. Le parole di mamma Antonella segnano i cuori, certo, ma devono anche lasciare un segno concreto in chi guida il mondo del pallone. Il governo è pronto a dare una mano in tutte le direzioni, ma la Federazione e tutte le società - alcune già lo hanno compreso benissimo e sono dei modelli nella giusta direzione - devono prendere atto che non è più tempo di rinviare le decisioni. Morire giovani è sempre un controsenso. Farlo per una partita di calcio è semplicemente un’assurdità. Quel giorno ero all’Olimpico con la mia famiglia e con i miei figli e pensare che una mamma non possa più riabbracciare suo figlio solo perché quel ragazzo andava allo stadio strappa l’anima e toglie il respiro”. Una madre che non porta rancore: “Le parole di Antonella sono parole di una donna coraggiosa: ‘Ho perdonato l’assassino di mio figlio. Ma la sentenza è giusta e importante perché è un segnale contro tutti quelli che commettono violenza negli stadi. Perdonare l’assassino del figlio è una scelta intima e personale, sulla quale nessuno può permettersi di aprire bocca: anche semplicemente una parola di ammirazione suonerebbe sguaiata”. Il modello di riferimento è sempre quello estero: “Richiamare la responsabilità di tutti e di ciascuno su come viene concepito il calcio in Italia, beh, questo ci riguarda. Altri Paesi, a cominciare dagli inglesi, hanno rivoluzionato il football dagli stadi all’ordine pubblico: e oggi andare a vedere una partita è uno spettacolo, gli stadi sono vivi e pieni di vita, la partita è un’esperienza divertente e serena”.