Di Canio si confessa: "Il calcio inglese fa parte del mio DNA. Allenare in Italia? Difficile"

Il suo ardore e la sua grinta in campo lo hanno sempre contraddistinto. E’ un lottatore in ogni ambito e in ogni ruolo, prima il cuore e poi la testa. Paolo Di Canio dopo due anni d’esperienza su due panchine inglesi, ha deciso di indossare cuffie e microfono per vestire i panni di voce tecnica di Fox Sports. Ora il calcio lo racconta, lo vive da dietro le quinte, ma non nasconde la sua voglia di tornare a indossare i panni del coach, cosa che difficilmente accadrà in Italia. Come dichiarato in un’intervista concessa al mensile Calcio2000: “Allenare in Italia? Potrei farlo solo a patto che si respiri una mentalità nuova. Devo avere carta bianca e non dirigenti che mi condizionino. Non credo che accadrà facilmente. Commentare mi viene naturale e onestamente il calcio inglese fa ormai parte del mio DNA". Lo scenario della Priemier lo affascina da sempre: l’atmosfera e il calore che offre il calcio britannico è il palcoscenico ideale per uno come lui: "L'ho avvertita, quando entri in un campo inglese tutto è diverso". La differenza con il panorama italiano è tanta: “Si cerca in ogni modo di esaltare il nostro calcio attuale quando, in realtà. c'è poco da esaltare. Il calcio italiano è in un momento disastroso". Di Canio è fatto così, un ribelle a cui piace andare controcorrente, così come fece subito dopo aver vinto uno scudetto con il Milan, quando volò in Scozia per provare qualcosa di diverso: "Il nostro calcio era al top, ma io volevo qualcosa di differente. Al Celtic ho trovato un calcio di guerrieri".