FOTOPARTITA - I sassolini di Milinkovic, lo zelo di Inzaghi e quella 'scomoda' abbondanza in difesa...

Pubblicato il 28/11 ore 20:05
29.11.2016 07:11 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
FOTOPARTITA - I sassolini di Milinkovic, lo zelo di Inzaghi e quella 'scomoda' abbondanza in difesa...

La prova di maturità che mancava all'appello. Ad ogni quesito una risposta più che soddisfacente. Ci si aspettava un approccio convincente, e seppur gradualmente, la Lazio ha saputo con lo scorrere delle lancette prendere in mano la partita e non mollarla più fino al triplice fischio. Non era più sotto osservazione - ma ha comunque convinto ancora - la difesa, da ben sei giornate orfana sia di de Vrij che di Bastos. Poi l’ansia diffidati, ampiamente scongiurata da un ineccepibile comportamento disciplinare di Felipe Anderson, ancora una volta più vivo che mai nella manovra e determinante nel dare il via all’azione del vantaggio. A preservare Lulic, ammonito nel primo tempo, ci ha pensato Inzaghi inserendo il redivivo Lukaku. Il preludio ideale per rassicurare tutti prima di una settimana da cuori forti.

LENTO A CHI? – Nella stagione dei riscatti, Milinkovic-Savic è forse quello che ha accumulato col tempo più sassolini nella scarpa da poter eliminare. Da oggetto misterioso a pedina imprescindibile del modulo di Inzaghi. A Napoli ha dimostrato a tutti di poter abbinare quantità e qualità a dismisura, riuscendo ad alternare con discreta maturità le due fasi. Ieri a Palermo, l’ulteriore conferma: il serbo è l’uomo in più anche in attacco, sempre puntuale nell’aggredire sapientemente gli spazi, come  nel caso del tap-in vincente su invito di Basta. Soltanto 21 primavere, e un avvenire di grande prospettiva. Ha il cruccio di essere dipinto come un giocatore lento, ma il giovane Sergej sembra avere già immagazzinato i giusti tempi di gioco per anticipare i movimenti.

E ADESSO? – Si svuota l’infermeria biancoceleste. Bastos (era stato convocato già per la gara contro il Napoli) e de Vrij tornano a disposizione di mister Inzaghi, finalmente libero ora di poter schierare la difesa titolare. Sicuri? Una scelta non proprio scontata viste le prestazioni di Wallace e gli equilibri difensivi metabolizzati nelle ultime giornate: Basta e Lulic sugli esterni, il brasiliano e Radu al centro. Soltanto due gol subiti in tre gare contro Napoli, Genoa e Palermo, con la possibilità di sfruttare un cambio di modulo a gara in corso (dal 3-5-2 al 4-3-3 e viceversa) senza ricorrere ai cambi. Una chance in più non di poco conto, al netto di una gara, il derby, che per definizione sfugge sempre ad ogni regola. Gli incoraggianti segnali d’intesa tra de Vrij e Bastos lanciati nelle prime apparizioni non cancellano del tutto un leggero sospetto in merito alla condizione dei due, con la tentazione magari di preservare quell’equilibrio trovato di cui sopra. Ha ancora tempo a sufficienza Inzaghi per sciogliere ogni dubbio. L’eterna diatriba calcistica tra qualità ed equilibri in campo rischia intanto di essere il principale leitmotiv della prossima stracittadina.

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