Dalla gioia di Napoli alla depressione di Verona. A Pioli la nuova impresa di riattaccare la spina

02.09.2015 08:17 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Mara Perna- Lalaziosiamonoi.it
Dalla gioia di Napoli alla depressione di Verona. A Pioli la nuova impresa di riattaccare la spina
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© foto di Federico Gaetano

Dalle lacrime di gioia per aver conquistato un terzo posto tanto atteso quanto meritato, a quelle di delusione per l'uscita da quella Champions tanto sognata. Sembrano essere passati anni e invece a tre mesi di distanza ci troviamo di fronte una Lazio completamente stravolta, a tratti irriconoscibile. Sono duri giorni di contestazioni e malumori quelli vissuti dai tifosi biancocelesti. Gli stessi che il 1 giugno avevano invaso Formello e oggi lasciano il deserto, e non solo al Fersini. Anche a Fiumicino: zero tifosi per l'arrivo del neo acquisto Alessandro Matri. E sì perché, come riporta anche l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il nuovo attaccante arrivato in casa Lazio non basta a curare i malumori di un popolo che da anni aspetta invano il salto di qualità. Sul tavolo degli imputati sempre lui: Claudio Lotito. L'accusa sempre la stessa: é mancata la voglia di alzare l'asticella. Perché va benissimo puntare su giovani di prospettiva, ma per essere all'altezza di una competizione quale la Champions, ad essi si sarebbero dovuti affiancare elementi maturi e di esperienza. A chi tocca correre ai ripari? Ancora una volta a rimediare ai danni é lui: Stefano Pioli. Ad un anno di distanza la storia si ripete. A inizio dello scorso campionato era toccata a lui l'impresa, riuscita, di risollevare una Lazio reduce da un nono posto. Il clima era lo stesso che si ritrova ad affrontare anche quest'anno: contestazioni e vuoti. Nella stagione passata a essere vuoto era l'Olimpico, oggi il vuoto da colmare è nell'animo stesso di sostenitori disillusi e giocatori che sembrano aver perso quella grinta e quello spirito che li avevano portati ad un passo dalla Champions. A Pioli spetta il compito di ricompattare il gruppo e riaccendere quella spina necessaria a far spiccare di nuovo il volo alla Lazio. Rispetto allo scorso anno c'è il vantaggio di avere una squadra che sa già cosa fare, dev'essere solo spronata a tirar fuori il carattere giusto. Lo svantaggio è che rialzarsi per la seconda volta è sempre più difficile. Ma Pioli ha già dimostrato di riuscire nelle imprese.