Torre Annunziata il regno di Immobile: gol e fama ma lui è sempre Ciruzziell’

04.11.2016 08:25 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
Torre Annunziata il regno di Immobile: gol e fama ma lui è sempre Ciruzziell’
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© foto di Federico Gaetano

L’attaccante del momento, che entra tutte le partite nel tabellino e trascina la Lazio verso l’Europa. Colui che con una doppietta ha steso la Macedonia e permesso all’Italia di continuare a giocarsi la qualificazione diretta al Mondiale. Eppure lui per tutti è ancora Ciruzziell’ e il centro del suo mondo è la sua casa, Torre Annunziata. Come si legge nella consueta rassegna stampa di Radiosei l’ombra del Vesuvio fuori dalla finestra è un’immagine con cui è cresciuto, per questo la partita di domani sera non può non essere speciale per lui.

LA FAMIGLIA E GLI AMICI - Una famiglia come tante quella di Immobile, che ha insegnato al figlio i valori del rispetto nei confronti della vita. “Da grande diventerò un calciatore famoso” era solito promettere Ciro a mamma Michela, ci è riuscito e ha realizzato il sogno anche di papà Antonio. Forse la speranza era quella di vederlo giocare al San Paolo con la maglia del Napoli, invece domani sera tornerà da avversario. Poco importa alla famiglia Immobile, sono abituati a viaggiare e in fondo Roma è così vicina. Quando Ciro torna a Torre Annunziata tre sono le cose a cui non si può rinunciare: il caffè al bar con gli amici, le cene in taverna con la famiglia al completo e le partite a calcetto. Memorabile da quelle parti uno spalla a spalla con Fabio Cannavaro, e poi alla fine tutti a cena. Torre Annunziata per Immobile è un vero e proprio nido.

IMMOBILE CALCIATORE - Se non fosse stato per il fallimento del Napoli del 2004, Ciro avrebbe vestito la maglia azzurra. Invece niente, ma subito dopo, come racconta Guglielmo Ricciardi suo talent scout: “Fece un provino con l’Inter, non andò benissimo, poi arrivò la Juventus”. Domani Ricciardi non sarà al San Paolo, preferisce non andare perché se Ciro dovesse segnare, lui non riuscirebbe a non esultare. Altro maestro è stato Zeman: fu proprio con il boemo che Immobile esplose nel 2011-12 realizzando 28 gol a Pescara e contribuendo alla promozione in A. In Abruzzo divideva il palcoscenico con Insigne, altro scugnizzo, che però domani sera sarà dalla parte opposta: i due sono molto amici, si conoscono da tempo, hanno vissuto insieme il mondiale brasiliano e l’europeo in Francia dell’estate scorsa, ma domani sera vinca il migliore. 

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