Tra destino e voglia di riscatto: Marchetti ha l'occasione di riprendersi la Lazio

21.08.2014 08:32 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Corso d'Informazione Sportiva de Lalaziosiamonoi.it
Tra destino e voglia di riscatto: Marchetti ha l'occasione di riprendersi la Lazio
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© foto di Federico Gaetano

È pronto a riprendersi la Lazio e i suoi guantoni. C’è chi lo paragonò a Superman, quelle notti in cui fece il fenomeno allo Juventus Stadium. Ha vissuto un anno di transizione, le cose non sono andate benissimo, ma vuole ripartire da qui. Federico Marchetti e la Lazio, un matrimonio che è destinato a proseguire, a meno di clamorosi colpi di scena da qui fino al primo di settembre. Quando si parlava di mercato in uscita si citava sempre il suo nome, oggi le cose sono cambiate. A contendergli il posto, Etrit Berisha: l'albanese è stata una delle sorpresa dell’ultimo campionato, una delle uniche note positive. La Lazio vuole valorizzarlo, ha deciso di trattenere in rosa due portieri del genere. A oggi, Marchetti rimane davanti a Berisha. Pioli è soddisfatto di Federico, al netto degli errori di ingenuità compiuti contro Sporting Lisbona e Hannover. Ma dietro di lui l’albanese scalpita, si è sempre fatto trovare pronto (anche per lui a Latina una topica evitabile). Nei test estivi si sono divisi il posto, si sono alternati tra i pali. Da domenica in poi, di posto ne resterà uno solo. I due sono sottoposti a costanti pressioni: la porta è piccola, senza competizione europee le partite saranno decimate. Come gestirà questa situazione Pioli? Intanto il tecnico pensa a rilanciare l'estremo difensore veneto, con un alleato prezioso: Antonio Conte. Il cittì conosce Marchetti, ricorda quando la sua Juve sudava per violare la porta in sua difesa. Le parava tutte. Ieri ha avuto modo di parlarci di persona, lo ha spronato a riprendersi la maglia della Nazionale. Può essere fondamentale se vuole, sia per la Lazio che per la maglia azzurra. Se ci si mette in mezzo il destino poi: domenica di fronte avrà la squadra della sua città, il Bassano. Lasciò il borgo veneto all’età di 14 anni per inseguire un sogno, una carriera. Non ha mai indossato la maglia giallorossa, ma è legato agli antichi valori e alle sue radici. Chissà se proprio il Bassano, sarà un crocevia fondamentale per il suo futuro.