Coletta, resp. settore giovanile: "Ci toglieremo tante soddisfazioni". Iannuzzi promosso nei Giovanissimi Sperimentali

"La stagione è partita molto bene, ci sono squadre di valore che ci faranno togliere tante soddisfazioni". Esordisce così il  responsabile del settore giovanile biancoceleste, Giulio Coletta, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3. "Speriamo di continuare così, gli allenatori stanno mantenendo il rendimento che ci eravamo prefissati". Poi sui ragazzi cresciuti nel nido laziale che hanno ormai spiccato il volo: "Cataldi, Filippini, Crecco, Lombardi e altri sono quasi tutti ragazzi cresciuti nella scuola calcio della Lazio, altri si sono persi per strada. Più andiamo avanti e più sforniamo ragazzi dal settore giovanile". 

IANNUZZI - Coletta punta cecamente sugli allenatori del settore giovanile capitolino. Da Inzaghi a Franceschini, da Siviglia ad Avincola, passando per De Cosmi e Alessandro Iannuzzi. Sì, Alessandro Iannuzzi, avete letto bene. Classe 1975, l'ex attaccante biancoceleste è stato promosso in corsa nei Giovanissimi Sperimentali: come riporta il Corriere dello Sport allenerà i classe 2002 che giocano sotto età a partire da questo weekend perché Di Julio si è dimesso per questioni familiari. Iannuzzi ha accettato l’incarico senza riserve, aspettava un’occasione del genere dopo quattro stagioni passate alla base della piramide tra gli Esordienti e ruoli da vice. Ha il cuore tinto con i colori del cielo, faceva parte della Primavera dei sogni, quella campione d’Italia con Di Vaio e Nesta. A scoprirlo fu Felice Pulici, all'Olimpico riuscì a segnare un solo gol, su punizione sotto la Nord. Sembrava che niente e nessuno potesse frenare la sua ascesa, ma la fortuna gli voltò le spalle. Lo prese il Milan poi il Vicenza, a 30 anni passò al Monterotondo, poi al Guidonia e al Vis Artena. "Stiamo facendo un buon lavoro: Iannuzzi si meritava questa promozione – dice Coletta – Ci sa fare, i nostri allenatori crescono bene, ma possiamo fare ancora di più. Da due giorni viene al campo accompagnato dal fratello Ivano. La prossima volta che lo incrocerò gli chiederò di darci una mano perché abbiamo bisogno di laziali alla guida della Lazio. Di gente seria. Non so se è impegnato al momento, se così non fosse sarei felice di riaccoglierlo in famiglia con Alessandro come tanti anni fa".