ESCLUSIVA - Rinaldi e quei campioni in fasce: "Che gioia la doppietta di Crecco. Filippini un talento! Lazio, fai il bis"

Pubblicato alle ore 11
17.04.2014 13:00 di  Manuel Pasquini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Manuel Pasquini - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Rinaldi e quei campioni in fasce: "Che gioia la doppietta di Crecco. Filippini un talento! Lazio, fai il bis"

Dopo la Coppa Italia vinta, la Primavera biancoceleste ha strappato anche il pass per le Final Eight, dove le giovani aquile si presenteranno da campioni in carica, con quel tricolore sul petto che in tanti vorranno strappargli. Ma la Lazio ha un gruppo importante, lo dimostra la classifica e il trofeo portato a casa dopo 35 anni. Una squadra che conosce molto bene Angelo Rinaldi, che tanti di questi ragazzi li ha allenati quando erano appena dei bambini. In esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, è lo stesso Rinaldi a parlarcene.

CAMPIONI IN FASCE – Pulcini, Esordienti e Giovanissimi Provinciali. Angelo Rinaldi li ha visti crescere questi ragazzi e li ha allenati per quattro anni. In rosa aveva Crecco, Filippini, Silvagni e Pace, calciatori già importanti, dei campioni in fasce. Che gioia per il loro ex tecnico vederli alzare quella Coppa Italia 35 anni dopo l'ultimo successo, e poter dire che questi ragazzi lui li ha visti crescere: “La Lazio è una squadra molto sicura della sua forza, ha elementi importanti, tanti dei quali giocano con la maglia biancoceleste dall'età di 9-10 anni. Che gioia per me aver visto fare una doppietta a Crecco, che va a sommarsi alla soddisfazione dopo il suo esordio in Serie A. Me lo ricordo quando veniva a fare gli allenamenti e se ne andava via in scooter con la mamma e stanchissimo si addormentava appoggiandosi al bauletto. Lo scegliemmo insieme all'allora responsabile della scuola calcio, Paolo Pochesci, ed era molto duttile, in campo ricopriva il ruolo di esterno basso a sinistra e addirittura anche di centrocampista centrale. Gran parte del merito va proprio a Paolo, che ha scoperto tanti talenti e insieme a noi li ha guidati nella crescita. Che bello vederli così contenti durante la premiazione, per un'impresa che rimarrà nel tempo. Come non parlare di Silvagni, con quella sciarpa biancoceleste sulla fronte, lui che quel temperamento, quella forza l'aveva già da bambino. Lorenzo ha sempre fatto della carica agonistica la sua caratteristica principale. Ma in generale questo è un gruppo molto ben assortito, composto da giocatori intelligenti che hanno molta tecnica”. E uno di quelli a cui Simone Inzaghi non può proprio rinunciare è Lorenzo Pace: “Nonostante non abbia una grande fisicità, in mezzo al campo mostra sempre tanta intelligenza, a vederlo sembra un Pizzarro in miniatura. Se alla Lazio come ho letto andrà avanti il progetto Academy, si parte già con basi di primo livello”. Ha conquistato in tanti su quella fascia, altro pilastro della Primavera è Lorenzo Filippini: “Un ragazzo molto duttile, anche con me giocava esterno o difensore centrale. Mi ha sempre colpito per la sua eleganza, la sua disciplina, era sempre lì attento ad osservare ogni movimento. Tutta la sua esperienza l'ha messa in campo anche in finale, dove con grande tranquillità ha guidato la difesa”. Ha affrontato mercoledì sera la Lazio da avversario (anche se era fuori per infortunio), in pochi sanno che Luca Lezzerini, uno dei migliori portieri under 21 in circolazione, è un prodotto del settore giovanile biancoceleste: “Giocava come centrocampista centrale, ad 11 anni era già alto 1,87. Con Pochesci decidemmo di farlo allenare in porta sotto lo sguardo attento di Antonio Belli (un altro che vinse la Coppa Italia Primavera), fece una settimana di allenamenti e poi quel ruolo non lo lasciò più. In tutti i tornei che andavamo a fare c'era la Fiorentina, lo conoscevano molto bene e non se lo fecero scappare”. 

UNO SCUDETTO DA BISSARE – Rinaldi è sicuro, questa Lazio può portare a casa il secondo titolo in due anni: “Due anni fa, il Marino venne invitato al Torneo Wojtyla ed io osservai da vicino talenti come Keita, Tounkara ed Antic. Da quella partita con la Lazio uscimmo sconfitti, a pensare che eravamo anche la Juniores campione d'Italia in carica. Quella squadra mi impressionò e se manterranno questi ritmi, potranno vincere senza troppi problemi un altro scudetto”.