PRIMAVERA - Silvagni: "Vogliamo vincere Scudetto e Coppa Italia! Siamo un gruppo unito e fantastico"

13.11.2014 14:43 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Silvagni: "Vogliamo vincere Scudetto e Coppa Italia! Siamo un gruppo unito e fantastico"

È tornato sabato nella consueta veste di centrocampista e ha subito lasciato il segno. Lorenzo Silvagni non si è fatto scoraggiare da quattro esclusioni consecutive e contro il Livorno è tornato da protagonista. La nuova regola del campionato Primavera costringe ogni settimana Simone Inazaghi a lasciare fuori un classe '95. La norma, infatti, stabilisce che possano essere massimo tre i diciannovenni schierati e nella rosa biancoceleste sono in quattro. Oltre a Silvagni, in rosa ci sono anche Pace, Pollace e Oikonomidis che, insieme a lui, si alternano nelle esclusioni. Lorenzo è tornato in campo contro i toscani avanzato a centrocampo, dopo aver vestito le insolite vesti di centrale difensivo. Il tesseramento di Prce, andato ad affiancare Mattia nel reparto arretrato, ha riportato Silvagni nel suo ruolo naturale. Il capitano si è fatto trovare pronto e, di testa, ha sfruttato al meglio il cross di Murgia firmando il 3-0 finale. Silvagni ha parlato oggi ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 raccontando la sua avventura nella Primavera, ecco le sue parole.

Come ci si allena durante la sosta per le Nazionali?
È un peccato perché uno si allena al massimo e deve aspettare per giocare. Siamo abituati e diamo tutti del nostro meglio.

Non potendo scendere in campo con il Palermo per una squalifica, invece, come ci si allena?
Io ne ho prese solo due di ammonizioni, una per proteste e quella di Livorno. Forse si sono sbagliati, devo parlare con il mister.

Che si prova a vestire la fascia da capitano?
Avendo avuto come esempi Falasca e Serpieri, è qualcosa di bello. L'ammonizione per proteste non è stata bella sotto il piano dell'esempio ai miei compagni. Io mi scaldo facilmente e devo migliorare. Faccio parte di un gruppo fantastico e indossarla è una responsabilità, farò il massimo per onorarla.

Gruppo nuovo, come va?
Tanti sono andati via e tanti sono arrivati. Ci stiamo integrando e lo faremo al meglio. Non ci sono problemi

Supercoppa?
È stato bellissimo vincerla e alzarla da capitano. Lo scorso anno l'avevamo persa ed è stata una batosta. Potete immaginare cosa ho provato. Io e Pollace, che eravamo in camera insieme la sera prima, ci siamo addormentati tardi. Abbiamo giocato ogni pallone come se fosse l'ultimo. Abbiamo creato tanto e difeso bene con Guido (Guerrieri, ndr) che è stato determinante in due occasioni. Il giorno prima non passava mai, fortunatamente è andata bene. Sono giornate tese in cui bisogna aspettare di scendere in campo. Ovviamente li rivivrei subito, ma non dobbiamo soffermarci. I miei compagni ora affronteranno il Palermo, poi piano piano cercheremo di raggiungere i nostri obiettivi.

Gol a Livorno?
Un bel gol, poi di testa da me non se lo aspetta nessuno. Meno male che c'è Pace, altrimenti sarei il più basso (ride, ndr). Il mister mi dice sempre di andare in area cattivo che posso fare male alle difese avversarie.

Cambio di ruolo?
Mi sono trovato bene. Io ho iniziato da difensore negli Allievi con Inzaghi che poi mi spostò a centrocampo. Il ritorno dietro è andato bene, un po' più di difficoltà l'ho trovata al ritorno a centrocampo dove si corre di più, ma ho lavorato tanto.

I '97 in rosa?
Sono bravissimi ragazzi. Ho legato con tutti. Siamo molto affiatati. Dove possiamo arrivare? Possiamo migliorare nei risultati, ma soprattutto chi sta in panchina si deve sempre sentire parte della squadra. Tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile. Il mister ci trasmette questo. Non ci sono fenomeni o titolari fissi. Ognuno viene trattato allo stesso modo. Non conta il gol che fai, ma come ci sei arrivato. Il merito è sempre della squadra. 

Il trofeo a cui sei più legato?
Lo scudetto. Era il primo, un gruppo fantastico e troppo forte. Nelle Final Eight eravamo di un'altra categoria. Rimpianti? Quello di non aver giocato le ultime finali, ma dalla panchina le vivevo come se fossi in campo. Non sono state mie scelte, purtroppo non abbiamo vinto. Ci siamo comunque rifatti con Coppa Italia e Supercoppa.

Obiettivi?
Vogliamo vincere tutte le partite e arrivare alle finali senza passare per i play off. Poi dobbiamo confermarci anche in Coppa Italia.

Avversari?
Roma e Napoli sono ottime squadre, così come Catania e Palermo.

Derby?
Ce l'avevamo quasi fatta. È successa la stessa cosa due anni fa, quando vincemmo lo Scudetto è successa la stessa cosa. Ci rifaremo.

Obiettivi personali?
Alzare i due trofei ancora in palio. Spero, poi, di giocare il più possibile e di dare il massimo per la maglia che indosso.