Mauricio: "Klose è il più grande. Jardel e Slimani? La Lazio è una famiglia, lo sarà anche con loro"

Pubblicato l'11/6 alle 12.04
13.06.2016 07:40 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Mauricio: "Klose è il più grande. Jardel e Slimani? La Lazio è una famiglia, lo sarà anche con loro"
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© foto di Federico De Luca

AGGIORNAMENTO DEL 12/06 ALLE ORE 11.15 - Oltre ad aver raccontato il suo passato a Lisbona, Mauricio ha parlato del suo presente a Roma. È entrato nel merito dell'esperienza alla Lazio, ripercorrendo il campionato appena trascorso, ha spiegato il suo rapporto con Miroslav Klose e commentato le voci di mercato dei calciatori che giocano in Portogallo e che sono stati accostati al club biancoceleste. Di seguito l'intervista completa pubblicata sul sito Desporto ao Minuto.

Come è stato l'adattamento al calcio italiano? 
“È stato veloce. Credo che il periodo in Portogallo mi è stato di aiuto. Quando sono venuto alla Lazio, due giorni dopo ero titolare. Tutto è accaduto molto rapidamente e positivamente.”

Si sentiva una grande differenza con il calcio portoghese?
“C'è un’applicazione tattica della difesa nel calcio italiano che si distingue in tutto il mondo. L’applicazione difensiva è realizzata in forma in anticipo. Ho avuto la fortuna di osservare e capire rapidamente.”

Com’è condividere lo spogliatoio con un simbolo del calcio come Miroslav Klose?
“È una persona sensazionale, molto professionale e molto cordiale. Gli sono grato per il mio rapido adattamento al calcio italiano. Si sforza di aiutare le persone. Quando sono venuto in Italia, Klose si è preoccupato sempre di guidarmi all’interno della squadra, giorno per giorno. È sempre il primo ad arrivare e l'ultimo a lasciare gli allenamenti.”

Si dice che la Lazio può comprare diversi giocatori in Portogallo, come Jardel, Aquilani o Slimani. Sarebbero buone opzioni secondo lei?
“Ogni volta che posso seguo lo Sporting e di conseguenza la Liga portoghese. Tutti gli atleti sono esperti e in grado di giocare ad alti livelli anche in altri club. La Lazio è una famiglia accogliente e lo sarà anche per coloro che arriveranno.”

Nella sua prima stagione alla Lazio siete arrivati terzi in campionato, quest'anno ottavi. Che cosa è andato storto?
“È vero, nella mia prima stagione sono stato titolare e abbiamo conquistato un posto in Champions League, cosa che non accadeva da otto anni. Tutta la squadra era al massimo della forma fisica e psicologica. Credo che in questa stagione non abbiamo tenuto il passo: ci è mancata la fiducia che avevamo la stagione scorsa. Abbiamo imparato molto da quest’anno e sappiamo che dobbiamo tornare a lottare per ottenere risultati migliori nel prossimo campionato.”

Continui a sperare in una convocazione nel Brasile?
“Seguo sempre la Nazionale. Difendere il mio Paese è qualcosa che mi riempie di orgoglio e lavoro molto pe raggiungere questo obiettivo. I buoni risultati nella Lazio possono aiutarmi ad avere questa opportunità.”

 

Il primo club (europeo) non si scorda mai. Dal Brasile al Portogallo, da Recife a Lisbona. Grazie allo Sporting, Mauricio è riuscito a farsi strada nel calcio del Vecchio Continente. Il difensore della Lazio, dopo un anno e mezzo nella Capitale, potrebbe dire addio al club biancoceleste nella finestra estiva di mercato. Nel frattempo, però, il brasiliano è tornato a parlare dei momenti passati con i Leões: "Ho dei ricordi bellissimi legati allo Sporting. Il club mi ha aperto le porte alla scena europea, ero molto felice a Lisbona". Nell'intervista rilasciata a Desporto ao Minuto, Mauricio si è soffermato sull'accoglienza ricevuta: "Quando sono arrivato ho avuto il sostegno di gran parte dei tifosi e soprattutto del gruppo. La squadra mi ha accolto molto bene e ha fatto di tutto per farmi lavorare al meglio". Chissà che il ragazzo cresciuto nella provincia di San Paolo possa ritornare a Lisbona, dove si è trovato così bene. Lo Sporting potrebbe pensare a un suo ritorno, con la Lazio che potrebbe inserirlo come contropartita per arrivare a Slimani. Intrecci di mercato tra l'Italia e il Portogallo.