ESCLUSIVA - Stendardo: "I laziali meritano di più, gestione Lotito mai vista altrove! Biava-Atalanta? Mi auguro che..."

Dai nostri inviati Davide Capogrossi e Francesco Bizzarri
04.06.2014 20:26 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Stendardo: "I laziali meritano di più, gestione Lotito mai vista altrove! Biava-Atalanta? Mi auguro che..."
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© foto di Federico De Luca

AMALFI - Parterre di una notte da oscar. L'evento Football Leader 2014 vanta ospiti illustri, tanti i personaggi del mondo del calcio che sono stati premiati, oltre ad altri invitati che hanno semplicemente presenziato alla serata, approfittando magari per un break a base di tintarella e mare cristallino. E' il caso di Guglielmo Stendardo, difensore dell'Atalanta apprezzato in biancoceleste dal 2005 al 2008. L'Avvocato si è concesso in esclusiva ai microfoni di Lalaziosiamonoi.it per una lunga intervista ricca di spunti interessanti.

Un evento di gala nella bellissima Amalfi. Qui ti senti a casa? "E' una splendida cornice, un posto stupendo, c'è il piacere di tornare ad apprezzare quelle che sono le mie origini".

L'Atalanta ha disputato una stagione importante nella parte sinistra della classifica. Avete creduto all'Europa? "Il nostro obiettivo è sempre una salvezza tranquilla, quella che siamo riusciti ad ottenere da tre anni a questa parte, esprimendo anche un bel gioco e mettendo in risalto ottimi valori. Quest' anno ad un certo punto potevamo fare qualcosa in più, credo che il nostro difetto sia trovare quella continuità che ci è un po' mancata per fare il salto di qualità e puntare a qualcosa di più prestigioso".

In casa Lazio invece c'è poco da sorridere... "Non è stata una stagione all'altezza delle aspettative dei propri tifosi, credo che la Lazio merita un qualcosa in più. Mi auguro che in futuro le cose possano cambiare, non è facile giocare in un clima così teso ed esprimere le proprie qualità".

Una situazione che pesa anche ai tifosi stessi, costretti all'esilio nonostante il grande amore verso la maglia. "I tifosi soffrono a stare lontano dalla propria squadra del cuore, lontano dallo Stadio Olimpico che è la casa della Lazio. C'è grande sofferenza, la situazione è molto delicata, in alcune partite il sostegno del pubblico è mancato  e si è riflettuto nei risultati".

Come si esce da questa situazione? "E' da anni che si vive in una situazione così atipica, io che ho avuto la fortuna di giocare nella Lazio credo sia difficile qualificare una gestione del genere, una gestione unica, che non ho mai visto in altre società. Di conseguenza non è facile ottenere risultati che la piazza si aspetta e merita".

Reja è stato messo alla gogna dall'opinione pubblica per colpe probabilmente non sue. La fine di un ciclo?  "Credo comunque che Reja abbia fatto un ottimo lavoro, ha ottenuto risultati positivi rispetto al girone di andata. Credo che il mister abbia fatto un buon lavoro, non mi aspettavo tornasse di nuovo con la Lotito, ma la sua esperienza ha portato ad ottenere risultati positivi".

Biava e Dias hanno salutato, la difesa va rifondata. Meglio puntare su giovani di livello o elementi esperti e già pronti? "Credo che per ottenere risultati importanti occorra sempre un mix tra giovani ed esperti, ma i giovani devono essere bravi. Mi auguro che la società possa allestire un organico in grado di ottenere risultati importanti, non basta puntare solo sui talenti, come diceva giustamente Reja occorrono elementi esperti per una piazza come la Lazio, non ti permette di sperimentare".

L'impressione è che la società stia puntando più sul futuro, il progetto Academy è un esempio lampante. "Sono iniziative lodevoli, in Italia bisogna puntare di più sul settore giovanile, questo è mancato negli ultimi anni. L'Atalanta a livello giovanile è tra i club più apprezzati d'Europa, la Lazio non può attendere e già negli ultimi anni ha dovuto patire ed ha bisogno di ricalcare palcoscenici importanti".

Biava è tornato nella sua Bergamo, potrebbe raggiungerti all'Atalanta. L'hai chiamato per convincerlo? "Ho un gran ricordo di Beppe come tutti i tifosi laziali, al di là dell'aspetto tecnico che tutti conosciamo vorrei rimarcare le sue doti morali ed umane. Mi auguro di incontrarlo di nuovo in un prossimo futuro".