Gonzalez il Tata: "Non mollo, lotterò sempre per una maglia da titolare!"

Pubblicato ieri alle 17:45
18.10.2014 07:10 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Gonzalez il Tata: "Non mollo, lotterò sempre per una maglia da titolare!"

Tre punti da strappare alla 'corte dei Medici' per dar seguito alla lunga marcia verso l'Europa. Di fronte una Fiorentina con stessi punti e medesimi obiettivi, anch'essa in netta ripresa dopo il successo ottenuto contro l'Inter. A meno di 48h dalla sfida del Franchi di domenica, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il centrocampista biancoceleste Alvaro Gonzalez, che ha espresso il suo punto di vista sulla gara: “Oggi abbiamo svolto un lavoro tattico e di scarico, senza faticare molto. Mi è mancato tanto il campo perché ho sempre voglia di dare il massimo, allenarsi ed essere pronto per far meglio il mio lavoro. Sono stato cinque settimane fuori e adesso sto cercando di rimettermi al più presto possibile.

Quanto apporto puoi dare alla squadra?

"Non ci sono giocatori uguali in una rosa, ognuno ha sue caratteristiche. Io penso di poter dar molto e voglio rimettermi al meglio per farmi trovare pronto e tornare a lottare per giocare. Se sono dimagrito? Non è semplice mantenere la linea quando si è fuori perché non ti alleni. Devo solo trovare il ritmo partita, ma sono contento perché ora sono pronto a dare il mio contributo”.

Sei uno che sfrutta molto gli inserimenti dalle retrovie…

“Con questo allenatore è facile trovare situazioni da gol. Credo sia importante anche avere la forza atletica necessaria per far bene il lavoro difensivo e creare superiorità numerica inserendosi in area di rigore, che è anche quello che ci chiede il mister".

Anche l'anno scorso, con Gonzalez, Ledesma e Biglia sembrava un signor centrocampo...

"Sì, abbiamo tanti giocatori di qualità in tutta la rosa e anche a centrocampo, per cui dobbiamo cercare di mettere in difficoltà il tecnico. In ogni caso saranno tre i giocatori scelti in quel reparto e spero ovviamente di essere scelto il più possibile per trovare minuti necessari per mantenere il livello alto”.

Dopo due vittorie consecutive siete arrivati ad un bivio importante. Come arrivate a questa sfida?

“La squadra arriva bene. Veniamo da due vittorie, la sosta ha rallentato un po’ questo ritmo ma cercheremo di riprenderlo. Dovremo evitare gli errori del passato e centrare un importante successo contro una diretta concorrente, come l’anno scorso con il bellissimo gol di Cana e portare 3 punti a casa. Credo che anche domenica dovremo mantenere lo stesso atteggiamento perché sono una squadra forte che lotterà come noi per posizioni europee”.

Domenica la Fiorentina, una squadra che ha una delle migliori difese del campionato avendo subito solo 3 gol. Non sarà una partita semplice…

“È una squadra che abbiamo analizzato bene in questi giorni. Sappiamo come dobbiamo giocare. Loro rientrano e si abbassano in tanti, rimanendo con pochi giocatori alti. Sarà importante muovere velocemente il pallone. Fanno un gran lavoro difensivo e noi dovremo essere bravi a sfruttare gli spazi e capitalizzare le nostre occasioni”.

Forse quel che è mancato l’anno scorso è fare bene con le piccole…

“L’anno scorso abbiamo sbagliato alcune occasioni. Dobbiamo migliorare questo atteggiamento e chiudere le gare già nel primo tempo altrimenti si rischia di non sbloccarle come succede a volte con le piccole all’Olimpico. Le grandi squadre vincono tutte le partite, se ci sono le occasioni bisogna fare due o tre gol già nel primo tempo".

Avete la sensazione che il terzo posto sia un obiettivo praticabile?

"Abbiamo una bella rosa con tanta qualità. Ci sono molte squadre che non hanno trovato ancora la continuità giusta come quelle di Milano o la stessa Fiorentina, per questo è importante la sfida di domenica. Manterremo alti gli obiettivi, pensando partita dopo partita. Sfrutteremo anche il fatto di non avere le coppe".

A tal proposito, quanto vi manca la possibilità di giocare in Europa?

“A me personalmente manca molto l’impegno infrasettimanale, la possibilità di confrontarsi con squadre europee. Ma cercheremo di fare meglio e approfittare dell’occasione di poter giocare domenica per domenica per fare in modo di tornarci l’anno prossimo”.

Qual è la qualità di Pioli che ti piace di più?

“Ci lascia lavorare con molta serenità. Studia molto i giocatori negli allenamenti. Il nostro problema negli anni passati è stato forse quello di arrivare alle gare con la cattiveria e l'atteggiamento migliore. Su questo ci sta dando la giusta mentalità. Il mate? No, non ci ha chiesto ancora di assaggiarlo. Mi sa che non gli piace molto (ride, ndr).

La Lazio in queste prime gare ha forse subito troppi cartellini…

Forse deriva dal fatto di giocare più alti e rischiare di più. Il modo che abbiamo di fare pressing a volte può determinare qualche intervento eccessivo. Qualche volta diventa necessario per fermare azioni pericolose, però dobbiamo essere più bravi a evitare certe situazioni e rimanere in inferiorità numerica”.

Rimpianti per non aver bissato il Mondiale sudafricano anche in Brasile?

"Potevamo fare meglio è vero, ma abbiamo la consapevolezza di aver dato del nostro meglio, giocando sempre con il cuore. Ha pesato anche il fatto che il nostro miglior giocatore sia stato squalificato, cosa che ci ha molto limitato. Dovevamo far bene anche senza Suarez, ma la sua assenza è pesata molto sulla squadra, con lui saremmo arrivati più lontano. Abbiamo poi pescato una nazionale come quella Colombiana in grande forma, mentre noi siamo arrivati a quella gara molti provati dalla stanchezza".

Dove dovete migliorare secondo te?

“Nel calcio c'è sempre un margine di crescita. Dobbiamo trovare maggior regolarità. Vincere a Firenze vorrebbe dire trovare anche trovare maggior fiducia in noi stessi e dar seguito a questo momento positivo”.

Cosa ti aspetti da questa stagione?

“Devo cercare prima di tutto di stare al 100% per ottenere una maglia da titolare. Sicuramente sarà dura come ogni anno, quando all'inizio parto sempre come seconda scelta. Sono uno che lotta e non molla mai e voglio ancora dare il mio contributo alla squadra”.

Come procede il lavoro sul campo?

“Stiamo lavorando nei movimenti difensivi ma non solo. Dobbiamo essere una squadra che difende attaccando. Il mister fa bene a ruotare tutti gli interpreti nell’assetto difensivo, utilizzando non solo quelli che ha in testa come titolari. Questo ci aiuta a fronteggiare le difficoltà e gli imprevisti”.

Cosa vi preoccupa di più della Fiorentina?

“Ha giocatori fortissimi e questo lo sappiamo. Uno in particolare è Cuadrado che incontrerò ancora una volta dopo il Mondiale. Dovremo raddoppiarlo sempre e stare attenti alle sue giocate, evitando l'uno contro uno. Sarà importante il gioco di squadra”.