Primo 'Memorial Mirko Fersini', il ricordo dei presenti: "Giornata emozionante, per la Lazio era un figlio" - F&V

Pubblicato il 02/06/2018 alle ore 19:30
03.06.2018 07:24 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
Primo 'Memorial Mirko Fersini', il ricordo dei presenti: "Giornata emozionante, per la Lazio era un figlio" - F&V

ROMA - Si è svolta all’Eur, al Centro Sportivo Maurizio Melli, la prima edizione del ‘Memorial Mirko Fersini’. Il triangolare, dedicato al ricordo del ragazzo degli Allievi tragicamente scomparso nel 2012, è stato vinto davanti a circa duecento persone dall’Urbetevere. Che ha battuto 2-1 la Lazio e 3-1 il Savio. L’Under 14 di Alboni aveva trionfato 2-0 invece nella gara inaugurale. Presenti in rappresentanza del club biancoceleste il suocero del presidente Lotito Gianni Mezzaroma, la moglie Cristina Mezzaroma e il figlio Enrico oltre al responsabile del Settore Giovanile Mauro Bianchessi. A battere il calcio d’inizio della prima sfida Fabrizio Bianchi e Tommaso Mazzei, ex compagni nella squadra allenata da Inzaghi (CLICCA QUI PER IL VIDEO). Con loro anche gli altri ragazzi del gruppo dei ’95: Pollace, Filippini, Di Bagno, Silvagni, Carta, Paterni, Smacchia e De Cosmi. Proprio Lorenzo Filippini ha dato il via alla terza e ultima gara insieme a Mattia, cugino di Mirko. Un gesto simbolico in un lungo pomeriggio all’insegna del ricordo.

LE PAROLE DEI PRESENTI - A rompere il ghiaccio Cristina Mezzaroma: “Quando mi hanno chiamata per quest’evento non ho avuto dubbi. L’amore, la tenerezza e l’emozione mi hanno spinta a partecipare. Sono mamma e conosco la storia di Mirko. I figli sono la cosa più preziosa del mondo, non potrò mai capire a fondo il suo dolore. Posso solo intuire il vuoto che ha lasciato nel suo cuore e il silenzio assordante dei giorni che trascorrono. Ogni volta che qualcuno evoca il suo nome Mirko però è qui con noi e credo che oggi abbia giocato con i suoi compagni. La Lazio è fatta di persone strette da valori fondamentali come la lealtà, la serietà e l’impegno. Ancora più bella è la cultura della memoria: la Lazio non lascia mai indietro i propri figli credendo fermamente che siano pietre miliari. Abbraccio forte le mamme di Mirko e Maurizio, altro ragazzo che ha fatto parte della nostra famiglia. Gioie e dolori vengono condivise stando vicini. Oggi era la prima volta di questo Memorial, ringrazio chi ha partecipato con cuore ed entusiasmo. L’appuntamento è al prossimo anno”.

Bello anche il ricordo di Enrico Lotito: “Ringrazio la famiglia di Mirko che ci ha fatto vivere una giornata emozionante piena di sport e lazialità. Mirko l’ho incontrato da avversario, era sempre pieno di emozioni e si allenava con molta carica. Lui era un tifoso in campo: giocava con passione e grinta dando tutto per la maglia. Anche fuori aveva la testa sulle spalle e amava tifare la Lazio. Se oggi fosse stato ancora con noi molto probabilmente sarebbe stato in prima squadra”.

Toccanti le parole della mamma Katia (CLICCA QUI PER IL VIDEO): “Ringrazio Cristina (Mezzaroma, ndr.), la moglie del presidente Lotito, e il figlio Enrico perché se ci troviamo qui è merito loro. La società ha già fatto tanto e continua a farlo per ricordare il nome di Mirko. Siamo qui a iniziare un percorso, sperando che sia il più lungo possibile. Per noi queste sono giornate molto forti, ci fanno tremare le gambe. Sono questi momenti che servono per ricordare mio figlio, quindi ben vengano. È un ragazzo che si meritava tutto questo, era buono e sincero. Io amo definirlo un ragazzo puro. Anche se ha vissuto poco, soli 17 anni, tutto quello che faceva lo faceva con amore. Sin da piccolo ha dimostrato di essere bravo e poi ha iniziato il suo percorso nelle giovanili della Lazio. Chiunque lo ricorda lo fa con il sorriso, perché era sempre allegro e felice quando giocava a pallone. Il figlio che ogni madre vorrebbe. Se vi dovesse capitare di pensare a mio figlio, oppure a Maurizio (Melli, ndr.), quello che posso chiedervi è solo una preghiera”.

Rotto dalla commozione invece il discorso di Lorenzo Silvagni: “Oggi è stata una tortura e al tempo stesso una bella cosa. Ogni tanto mi giravo per cercare Mirko tra i miei compagni, ma lui non c’era (s’interrompe, ndr)”.

È poi la volta di Luigi De Sanctis, dirigente delle giovanili biancocelesti: "Mirko era quello che vedete: sorridente e solare, con la sua bontà e spontaneità. In trasferta non sono mai riuscito a separarlo da Silvagni. Questo gruppo aveva una tenacia incredibile, ora continuiamo a vivere nel nome di Mirko. Anche se non sono arrivati in A sono uomini che hanno preso i valori voluti dal presidente. Si è uomini anche non giocando in prima squadra. Le nostre lacrime oggi sono di gioia, a Formello guardiamo sempre verso il cielo".

La giornata è stata l’occasione per ricordare anche Maurizio Melli, altro ex delle giovanili biancocelesti stroncato da un brutto male. Queste le parole del padre Franco: “Quando ho letto della scomparsa di Mirko ho provato una stretta al cuore. Non avrei mai immaginato che questi due ragazzi sarebbero stati uniti oggi grazie alla sensibilità della Lazio e di tutti coloro che vogliono recuperare il passato. Mi piace molto che per i giovani biancocelesti il ricordo non venga buttato via. Solo il destino ha rapito questi ragazzi”.

A chiudere il cerchio Mauro Bianchessi: “Parlare ora è difficile. Sono un papà e fuori ce ne sono tanti come me. Il ricordo di questi due ragazzi diventati angeli è complicato, lo teniamo vivo chiedendo loro di stare vicini ai loro genitori”.