Biglia-Klose, la Mundial Lazio mata il Toro

26.10.2014 20:00 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
Biglia-Klose, la Mundial Lazio mata il Toro

Oro e argento, la Lazio riscopre i suoi campioni in quella che può essere la giornata della svolta. I biancocelesti dominano l'avversario, Biglia incanta con una punizione spettacolo che trova il sette alla sinistra di Gillet. Il vantaggio non sazia la fame laziale, nel primo tempo si contano almeno 5 occasioni da gol, ma la squadra di Pioli pecca di cinismo. Nella ripresa la doccia gelata con Farnerud che ammutolisce l'Olimpico, poi ci pensa Klose a togliere le castagne dal fuoco, il nuovo vantaggio porta la firma del Campione del Mondo. Quarta vittoria consecutiva per Pioli, eguagliato Petkovic, zona Champions a portata di mano: vola la Lazio, i campioni fanno ancora la differenza. 

FORMAZIONI - Pioli deve rinunciare a Mauri, al suo posto Felipe Anderson. Confermati i titolari, in difesa Ciani, preferito a Cana, affianca De Vrij, Radu e Cavanda a presidiare le corsie esterne. In mediana Biglia, Parolo e Lulic, tridente offensivo con l'ex Santos, Candreva ed il confermatissimo Djordjevic. Ventura rinuncia ad Amauri, il peso dell'attacco è affidato a Quagliarella. 

PRIMO TEMPO – Non servono proclami alla Lazio di Pioli, le parole possono essere messe da parte; il “dobbiamo dominare l’avversario” tanto caro ad uno degli ex allenatori biancocelesti è abolito, l’undici dell’ex tecnico felsineo preferisce i fatti alle parole. Bastano 5 minuti per intuire il copione del match: Lazio all’arrembaggio, Torino che prova a ripartire. La prima azione porta la firma di Candreva, palla incollata al piede e destro, Gillet smanaccia deviando in angolo. I biancocelesti sono padroni del campo, ma serve una magia per scardinare il fortino granata. Ci pensa Biglia che al 15’ trova il jolly: punizione da cineteca, non si gioca titolare nell’Argentina vice campione del mondo per caso. Il vantaggio non spegne la fame laziale, Candreva e Parolo scambiano al limite dell’area, il destro dell’esterno di Tor de’Cenci passa sotto le gambe di Gillet, ma il palo strozza l’urlo in gola. Ci prova anche Ciani su calcio d’angolo, palla che si perde sul fondo. Il Toro non riesce ad uscire dalla propria metà campo, è un monologo biancoceleste, la Nord si stropiccia gli occhi: uno spettacolo del genere era tanto che non andava in scena. L’amnesia, però, è dietro l’angolo, Farnerud decide di graziare Marchetti, il momento non era quello giusto. Le occasione mancate danno coraggio ai granata, il cinismo non è la migliore qualità di questa Lazio e Quagliarella ha l’occasione giusta per castigarla, Marchetti ci mette in guantoni, deviando in calcio d’angolo. Si chiude il primo tempo, biancocelesti avanti, ma l’1-0 sta stretto ai padroni di casa.  

SECONDO TEMPO – Subito un cambio per Pioli: fuori Felipe Anderson, non pervenuto nella prima frazione, dentro Miro Klose. E’ il Torino, però, a rendersi subito pericoloso: Benassi ci prova dal limite, palla fuori.  Lazio che sembra poco concentrata, i cali di tensione non sono ammessi in un campionato come la Serie A e Farnerud gela l’Olimpico. Lo svizzero, memore dell’errore nel primo tempo, aggiusta la mira, il tocco di Ciani gli apre un’autostrada, fin troppo facile gonfiare la rete. I biancocelesti sembrano accusano il colpo, la manovra diventa farraginosa. Al 60’ arriva la svolta: Candreva calcia una punizione dai 30 metri, Gillet non è impeccabile, Klose si ricorda di essere il miglior marcatore della storia dei Mondiali, nel suo scatto c’è tutta la frustrazione per questi mesi vissuti all’ombra di Djordjevic, nell’esultanza tutta la consapevolezza di poter essere, a 36 anni, ancora decisivo. Lazio di nuovo avanti, il pareggio sarebbe stato una punizione eccessiva. Pioli corre ai ripari, dentro Onazi fuori Biglia: standing ovation per el Principito, confermato il modulo con due prime punte. Gli ultimi minuti sono di sofferenza, il Torino preme alla ricerca del pareggio, la Lazio sembra in debito di ossigeno. Entra anche Barreto, Ventura tenta il tutto per tutto. E’ la Lazio però a chiudere in avanti, Parolo testa ancora una volta i riflessi di Gillet , ma il portiere granata risponde presente. Vola la Lazio, il poker di vittorie è servito, eguagliata la PetkoLazio della stagione 2012/13, la zona Champions adesso dista solo un punto: i sogni son pronti per essere per essere trasformati in realtà.