FOCUS - Immobile, un talismano lazionale: se segna lui si vince sempre (o quasi)…

24.03.2017 11:15 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Immobile, un talismano lazionale: se segna lui si vince sempre (o quasi)…
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

“Immobile attacca gli spazi come pochi”, e se lo dice Ventura c’è da crederci. Il tecnico genovese è colui che meglio ha saputo valorizzare le caratteristiche di Ciro. Il loro cammino si incrocia nell’estate del 2013: il bomber campano dopo aver fatto faville nel Pescara in B è reduce da un campionato deludente al Genoa. Quella è la stagione dell’esplosione, 22 gol con titolo di capocannoniere e qualificazione del Torino in Europa League. In estate le strade di Immobile e Ventura si separano, ma è soltanto un arrivederci. Nel gennaio del 2016 l’attaccante di Torre Annunziata, dopo un anno e mezzo deludente tra Dortmund e Siviglia, torna a Torino agli ordini dell’attuale ct. Una buona seconda parte di stagione, condita da 5 gol, vale la chiamata per Euro 2016: anche Conte l’ha sempre visto di buon occhio, tanto che le sue prime nazionali si affidavano in attacco alla coppia Immobile-Zaza. Inoltre nell’esordio in quel di Bari contro l’Olanda di Antonio sulla panchina azzurra, arrivò anche il primo gol ufficiale di Ciro in nazionale (se si eccettua la tripletta nell’amichevole non riconosciuta Italia-Fluminense pre Brasile 2014, ndr).

IL ‘BELLO’ DI SIMONE – La stagione della consacrazione definitiva è però quella in corso. Forse basandosi sulla sua esperienza da calciatore, Inzaghi ha costruito la squadra intorno a Immobile e proprio questo è stato il ‘bello’. L’attaccante con gli attuali 17 gol in campionato sta addirittura migliorando il trend del primo anno a Torino in Serie A (a 9 giornate dalla fine erano 16 i centri). Un parallelo può essere fatto tra l’annata di Ciro e la prima a Roma dell’attuale tecnico. Il piacentino nel 1999-2000 realizzò 19 reti in stagione (7 in campionato, 3 in Coppa Italia e 9 in Champions League), bottino già uguagliato dal suo attaccante con i 17 gol in A e i 2 nel trofeo nazionale. Curiosa e identica è anche la suddivisione: entrambi, delle 19 segnature, ne hanno realizzate 12 all’Olimpico e 7 lontano dalle mura amiche. Nelle partite in cui segnò Inzaghi la Lazio ottenne ben 2,43 punti di media (frutto di 11 vittorie, 2 sconfitte e un pari). Immobile è riuscito addirittura a fare meglio, sfiorando il filotto (ben 14 vittorie all’attivo) con gli unici inciampi dati dai pareggi contro Bologna e Torino. “Se fai come Simone non puoi certo sbagliar…” ma Ciro è andato oltre, ed ha ancora almeno 10 partite per migliorarsi. Il primo tifoso è proprio il competitor, che 17 anni fa festeggiò il primo posto, mentre oggi come allenatore firmerebbe per il terzo...

(AV)VENTURA MONDIALE – Il cordone ombelicale con Ventura non si è reciso, la nazionale lega ancora i loro destini. Inizialmente il ct si affida alla coppia Pellè-Eder, ma al primo faccia a faccia con le difficoltà, non esita un secondo contro la Spagna a Torino a lanciare nella mischia Immobile e Belotti. Ciro in realtà qualche giorno prima aveva già segnato in Israele mettendo in ghiaccio la partita: contro gli iberici riesce la rimonta, ma non il sorpasso, anche se la coppia crea svariati pericoli e al ‘Gallo’ viene annullato un gol. Da quella sera il destino della nazionale è nei loro piedi e Immobile in Macedonia mantiene viva la speranza della qualificazione grazie a una doppietta (il secondo gol segnato a tempo scaduto). La rete al Liechtenstein completa il poker che lo pone in testa alla classifica marcatori del girone G, sopra all’amico Belotti e a nomi pesanti come Diego Costa e Vitolo. Inoltre i gol di Ciro portano anche fortuna, quando colpisce lui l’Italia vince sempre, questa volta senza nessuna eccezione. Insieme al ‘gemello’ Belotti rappresentano le frecce nell’arco di Ventura contro l’Albania: pronti per l’uso dopo i 6 mesi in coppia a Torino e le prime apparizioni azzurre perché …“adesso che hai capito certamente puoi, giocare sempre con gli amici tuoi”.