FOCUS - Keita falso attaccante: l'esperimento di Pioli (ancora) non convince

Pubblicato ieri alle 13:00
06.05.2015 07:00 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Keita falso attaccante: l'esperimento di Pioli (ancora) non convince
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© foto di Federico Gaetano

Il campo è fatto di competenze territoriali. Ogni giocatore ha la sua. Il centro della difesa, la mediana, la zona d’attacco. Quella di Keita Balde Diao è la riga del fallo laterale. Una porzione di centrocampo particolare: serve velocità, scaltrezza, tecnica e voglia di assist. Il gol è questione secondaria, ma va fatto. Ne avevamo parlato. Il falso nueve poteva essere un'opzione. L'obiettivo di una settimana fa era sempre lo stesso: la Champions. Ora la Roma è tornata seconda, la Lazio perde due punti a Bergamo e l'idea spagnola non ha funzionato. Stefano Pioli, in emergenza, ci ha provato: lo spagnolo può fare la punta centrale. La partita contro l’Atalanta, però, pare aver dato indicazioni opposte.

OCCASIONE NUMERO 1 - Felipe Anderson scherza con Del Grosso sulla fascia destra. Palla in mezzo, Masiello non spazza e arriva il numero 14 della Lazio. A tu per tu con Sportiello, in leggera posizione defilata, spara forte addosso al portiere e la palla va in angolo. Si lecca i baffi, aveva pregustato il gol, ma ci saranno altre occasioni.

OCCASIONE NUMERO 2 - Biava ha già colpito. I biancocelesti suonano la sveglia ancora con FA7. Questa volta da sinistra, trova lo spazio per regalare un pallone a Keita. Il movimento è di quelli giusti, a tagliare la difesa. Ma ancora una volta, davanti al portiere dell’Atalanta, si fa ipnotizzare. Un colpo di punta debole parato facilmente. L’angolino là in fondo, dove voleva mandare il pallone, è un luogo lontano. 

OCCASIONE NUMERO 3 - Il binario di destra, negli ultimi dieci minuti della partita funziona a meraviglia. Basta sale in cattedra: cross perfetto pennellato per la cresta dell’ex Barça. Biava è fuori tempo, Bellini in ritardo. Uno stacco solo soletto nel cuore dell’area. L’incornata mira a terra e la palla esce clamorosamente alla sinistra del palo. Da dietro, Felipe Anderson si mette le mani nei capelli. “Come ha fatto a sbagliare?" C’è da scommetterci: il brasiliano, grande amico di Keita, l’avrà sicuramente preso in giro…

LA PROVA DEL... NOVE - La prima punta non è il suo ruolo. Con Mauri spesso si alternavano in quella posizione. Ma un messaggio, chiaro e tondo, lo spagnolo lo manda nei primi minuti del match. Parte da destra, gioco di gambe a rientrare e tiro mancino a giro. Il rumore del palo riecheggia ancora nello stadio Atleti Azzurri d’Italia. Velocità, dribbling e la giocata da grande giocatore. In cerca di continuità, in cerca di altri gol per portare la Lazio in Champions, in cerca di istruzioni da parte del Professor Klose. A 20 anni c'è da lavorare. L'età è dalla sua parte, Pioli lo vuole ancora modellare. Perché i margini di crescita sono enormi. Keita vuole sbocciare. È l’ora.