FOCUS - La scalata (quasi) perfetta di Senad Lulic: l'imprescindibile di Inzaghi verso la 200esima con la Lazio

10.10.2016 08:00 di  Benedetta Orefice  Twitter:    vedi letture
Fonte: Benedetta Orefice - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - La scalata (quasi) perfetta di Senad Lulic: l'imprescindibile di Inzaghi verso la 200esima con la Lazio

“Il calciatore che ogni allenatore vorrebbe in squadra”. Perché? “Sa giocare in qualsiasi ruolo, interpreta bene tutto”. Basterebbe partire da queste dichiarazioni di Simone Inzaghi per capire l’importanza di Senad Lulic. Nella decantata e tanto elogiata giovane Lazio del tecnico piacentino, in pochi sembrano essersi accorti di quel ‘vecchietto’ con il numero 19 sulle spalle. Quinto nella classifica dei più anziani della squadra: dopo Marchetti, Basta, Gonzalez e Parolo c’è lui. Seguito alle calcagna da Lucas Biglia, più giovane di appena 12 giorni. Trent’anni e ancora una voglia matta di fare bene: “Sono molto autocritico – ha dichiarato nei giorni scorsi - credo che ci sia sempre modo per migliorarsi”. Riduttivo parlare di un perfezionista. Così come fossilizzarsi alla ricerca di un ruolo. Nemmeno gli esperti della tattica hanno ancora capito dove gioca. O meglio, dove non sa giocare. Un jolly? Diciamo. Da mezzala a terzino, all’occorrenza anche esterno del tridente d’attacco. Mica male, per chi ogni anno – nonostante quel gol “per cui non c’è rivincita” – deve riconquistare la fiducia dei propri tifosi.

L’IMPRESCINDIBILE – Quella di Inzaghi, invece, non gli è mai mancata. Per l’ex attaccante dei capitolini, il bosniaco è più di una garanzia. Da quando il tecnico siede sulla panchina della Lazio, nessuno ha giocato quanto il classe ‘86: 1096 minuti totali, divisi tra le ultime sette dello scorso campionato e i 481 giri d’orologio della nuova stagione. Tanto imprescindibile quanto essenziale. Non sempre impeccabile, è vero. Ma il più delle volte utile, efficace. In fase di possesso e in quella di non possesso. E poi qualche gol qua e là che “fa sempre piacere”. Nessuna fissazione, eh. L’importante è “dare il massimo ogni qual volta il mister mi manda in campo”. E pazienza se il ruolo ricoperto non è mai lo stesso, quel che conta “è uscire con i tre punti”. Magari dopo essersi assicurato l’ennesima sufficienza piena in pagella. In Italia? Sì, ma anche in Inghilterra. Dove nelle ultime settimane si sono accorti di quel ‘vecchietto’ con il numero 19 sulle spalle. Whoscored.com, infatti, lo ha inserito tre volte di seguito nella Top11 della Serie A.

200 E LODE! – La quarta, chissà, potrebbe essere subito dopo il match contro il Bologna. Che sarà speciale, per Senad Lulic. E non solo perché contro i rossoblù il bosniaco non conosce la sconfitta, a fronte di 4 vittorie e 3 pareggi. Domenica prossima, il classe ’86 potrebbe festeggiare la 200esima presenza con la casacca biancoceleste. Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Europa League, Champions League (preliminari) e Serie A. Non c’è una competizione che Senad Lulic non ha disputato da quando, il 18 agosto del 2011, bagnava il suo esordio con l’aquila sul petto. Oltre 15mila i minuti totali, con 22 gol (2 proprio contro il Bologna, tra le sue prede preferite) messi a segno e 33 assist sfornati. Numeri importanti, da ‘lode. Per una scalata (quasi) perfetta. Perché - si sa - per migliorarsi c’è sempre modo…