FOCUS - Lazio, attacco all'Europa: Felipe bomber e difesa bunker. Aprile mese decisivo

23.03.2015 07:40 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, attacco all'Europa: Felipe bomber e difesa bunker. Aprile mese decisivo
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33-3. Maurìcio e de Vrij, la combinazione perfetta per mettere sotto chiave la difesa della Lazio. In cassaforte, con la guardia di un Federico Marchetti tornato ad altissimi livelli, imbattuto da 424 minuti. La Lazio vince e convince. E il tutto parte da dietro: contro il Verona è arrivata la quarta vittoria consecutiva senza subire reti. La sesta in totale. Sassuolo (0-3), Fiorentina (4-0), Torino (0-2) e appunto con la squadra di Mandorlini. Quello che all’inizio era un limite, ben presto si è rivelato un punto di forza. Pioli in settimana comanda i suoi: Radu e Basta lavorano sulle fasce, al centro Maurìcio e de Vrij si sono messi a punto come un motore 4 tempi. Difendere, marcare, fermare e ripartire. L’ultimo a infilare Marchetti era stato Dybala, con un Palermo che però non fece il colpo grosso. Un gol di rapina quello dell’argentino, ma un due a uno finale che regalò i tre punti ad una squadra sempre più consapevole dei propri mezzi.

I SEGRETI - Il gruppo. Il gruppo. Il gruppo. Stefano Pioli l’avrà detto mille volte. La forza di questa Lazio è il coraggio e la voglia di tutti di vincere. Ma non solo. I numeri parlano chiaro: i biancocelesti segnano tanto e incassano poco. 51 gol fatti, 27 subiti. La Juventus, prima con uno Scudetto già cucito sul petto in attesa del ricamo finale, di reti ne ha siglate 55, 4 in più. La Roma, seconda, ha esultato solo 39 volte. E allora inchiniamoci pure davanti a Felipe Anderson, come lui fa davanti a Dio. Che la storia dei sette re di Roma è vecchia. Il brasiliano è il nuovo imperatore. Di gol, con l’aquila, ne ha fatti 9 in questo campionato. Con lo stacco di testa contro il Verona si è eletto come miglior marcatore biancoceleste. In un colpo solo ha superato Stefano Mauri e Miro Klose. Il record di Candreva, 12 gol realizzati da un centrocampista, è un obiettivo facile facile per un giocatore normale sbocciato in 10 partite. Hernanes chi? Ma non solo: le azioni corali di una Lazio arrembante, significano tante firme dai centrocampisti sul foglio per l’accesso all’Europa. Felipe, Mauri, Candreva, Parolo, Lulic, Ederson e Biglia. 33 su 51, più della metà arrivano dagli uomini della terra di mezzo. È la macchina da guerra creata da Pioli, progettata da una società che finalmente raccoglie i frutti dopo tanto seminare.

QUANTO MANCA? - È una Lazio appesa al bel gioco e ai suoi fenomeni. L’aprile dolce dormire però, non sarà il diktat di una squadra che ancora non ha fatto nulla. Parola di Pioli. Perché con il bel gioco sopracitato, al massimo a fine anno ti danno quei diplomi con il nastro rosso, da appendere nel corridoio accanto ai distributori automatici. L’Europa passa in un mese: in piena primavera, al rientro dalla sosta per le Nazionali, i biancocelesti affronteranno Cagliari, Empoli, Juventus, Chievo e Parma. Poi mancheranno 5 partite e i giochi saranno fatti. Antonio Candreva non si nasconde: "Ci aspettano dieci finali". È il momento dell’all-in. Toccate ferro: sei vittorie di fila non arrivavano dal 2007. Quella Lazio andò in Champions League. Don’t stop.