FOCUS - Miniere di carbone e sangue siciliano: ecco Silvio Proto, un portiere goleador come secondo

Pubblicato il 9/06/2018 alle ore 21:00
10.06.2018 07:30 di  Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Miniere di carbone e sangue siciliano: ecco Silvio Proto, un portiere goleador come secondo

Fu suo nonno Silvestro a partire per Charleroi e le sue miniere di carbone (come quella di Marcinelle, dove nel 1956 morirono per un incendio 262 persone, quasi tutti emigrati italiani) e poi a spingerlo verso un'altra vita. Quella da Silvio Proto, portiere belga con una biografia da romanzo. Uomo lungo lungo e dal profilo spigoloso, tipico di chi sulla sua pelle ne ha provate tante. Proto ha 35 anni e un'ottima carriera alle spalle, con tredici presenze nella nazionale belga, oltre 400 con la maglia dell'Anderlecht e un gol segnato di testa quando giocava nel Germinal Beerschot e troppi infortuni lungo la strada: perse i Mondiali del 2014 per una frattura al braccio, un contratto con il Newcastle per una frattura alla gamba e quasi tutta una stagione passata per un ginocchio in pezzi. Conferme positive di ripresa sono infatti arrivate nel cammino appena concluso con il club greco. Nel 2017/2018 si possono annotare 37 presenze da titolare fra campionato, coppa nazionale e Champions League.

GUANTONI E SANGUE SICILIANO - Da piccolo il giovane Silvio doveva fare i conti con gli scherzi dei compagni per un cognome che, anagrammato in fiammingo, significa letteralmente "vaff…..."; ha sempre tifato Milan, ma non si è mai fatto tradire dall'emozione, neanche quando nel settembre 2011 se lo è trovato di fronte a San Siro. Due volte portiere dell'anno in patria, Proto in carriera vanta prestazioni maiuscole e un gol all'attivo, ma alla Lazio basta e avanza che continui a parare come sta facendo da un paio di anni a questa parte. Farà da chioccia a Thomas Strakosha, avrà un ruolo chiave che negli ultimi anni è mancato in casa Lazio. Sarà con ogni probabilità il portiere formato Europa League, darà respiro all'abanese nelle gare europee. Non manca d'esperienza in questo tipo di gare, è uno dei motivi d'accordo tra le parti. La tradizione coi guantoni dalle parti di Formello è famigerata, lo saprà bene Proto dal sangue siciliano. La sua famiglia lasciò l'isola (per la precisione Leonforte, in provincia di Enna) per cercare la sopravvivenza cavando carbone a La Louviere, nel Belgio vallone. E sono proprio lì i primi inizi sotto al sette, nel 1999. Con il club bianco-verde in sei anni si instaurò un rapporto d'amore che si spezzò nel 2005, momento della cessione all’Anderlecht. 

CARATTERISTICHE - 184 centimetri per 74 kg, Proto è atipico come portiere per stazza e peso. Ma tra i pali è un ragno, sfruttando le lunghe leve e un'istinto che col tempo non s'è arrugginito. Tenta sempre il miracolo, nel corso degli anni si è reso protagonista di prodigi memorabili. Alternando qualche brutta figura: come il liscio nel 2011 contro lo Zulte Waregem, un regalo che, ancora oggi, il web non dimentica. Le uscite sono da sempre il suo tallone d'achille, in questa stagione con l'Olympiakos le sbavature in presa alta sono state molteplici, ci sarà da lavorare. Certamente un leader, richiama la difesa, carica la sua retroguardia. Ed è certamente un passionale per come ha sempre amato la maglia indossata. Senza mezze misure, è uno spontaneo. All'anagrafe ha il nome di suo nonno Silvestro (anche se tutti lo chiamano Silvio), colui che prima di morire disse al padre: "Portalo a giocare a calcio, è quello il suo destino". Quanto mai vero.