FOCUS - Sedurre Giulietta per centrare la quinta: dopo Petko, nel mirino di Pioli c'è Reja

Pubblicato ieri alle ore 7
29.10.2014 07:00 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Sedurre Giulietta per centrare la quinta: dopo Petko, nel mirino di Pioli c'è Reja
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© foto di Federico Gaetano

Petkovic? Raggiunto. Reja? Eccolo spuntare nel radar di Stefano Pioli. Palermo, Sassuolo, Fiorentina e Torino: la scalata al monte Vlado, una missione compiuta. Contro i granata, s'illumina il jackpot della quarta vittoria consecutiva. L'ultimo a riuscirci in casa Lazio era stato il gentleman di Sarajevo, appunto. Tra il 15 dicembre 2012 (Lazio-Inter 1-0) e il 13 gennaio 2013 (Lazio-Atalanta 2-0), l'attuale ct svizzero inanellò un Forza 4 capace di proiettare i biancocelesti in pienissima zona Champions. Al quinto tentativo, ecco però lo stop: 2-2 in casa del Palermo, in un match interpretato male dai capitolini e riacciuffato per i capelli da Hernanes su rigore. Un pareggio che diede avvio al lento, inesorabile declino in classifica: nelle successive quattro giornate, la Lazio racimolò la miseria di un punto (contro il Napoli), a fronte delle sconfitte con Chievo, Genoa e Siena. Che l'emulazione di Petko finisca qui, insomma. Verona è campo ostico, ma Pioli ha tutta l'intenzione di continuare la sua corsa.

L'ULTIMA VOLTA, LA LAZIO CAPOLISTA - Per il coach di Parma, c'è ora Reja nel mirino. Fu proprio il caro, vecchio zio Edy l'ultimo a centrare cinque successi di fila. Nell'arco delle stesse, identiche giornate in cui divampa la Lazio di Pioli. Risaliamo al 2010/11. Il 26 settembre 2010, alla 5ª giornata, i capitolini espugnano il Bentegodi: a farne le spese non è l'Hellas, ma il Chievo. Decide un gol di Maurito Zarate. Da lì arrivano i tre punti contro Brescia (1-0 all'Olimpico), Bari (2-0 al San Nicola), Cagliari (2-1 interno). Fino ad approdare alla 9ª giornata: 31 ottobre, biancocelesti che fanno visita - guarda un po' - al Palermo. Contro i rosanero dell'ex Delio Rossi, ci pensa André Dias a regalare la vittoria numero 5. Lazio prima in classifica, +4 sull'Inter: sembra passato un secolo. Il risveglio dal bel sogno viene interrotto nella maniera più brusca: Borriello e Vucinic decidono il derby della decima giornata. L'undici di Reja cade anche nella sfida successiva: 1-0 subito in casa del Cesena. Uomo partita? Quel Marco Parolo oggi pedina indispensabile per Pioli. Lo sprint di quella Lazio riprese poi alla 12ª giornata, con il 2-0 casalingo contro il Napoli. Fu l'anno della qualificazione in Champions fallita: galeotta fu la differenza reti, con l'Udinese protagonista della beffa.

PIOLI INSEGUE IL SUO... SPONSOR - Un'ulteriore sequenza di cinque vittorie fu collezionata anche successivamente. Ma a cavallo di due campionati: ultime due giornate del 2011/12, seguite dai primi tre incontri del 2012/13. Un filotto iniziato con Reja in panchina e concluso con Petkovic. È la cinquina collezionata in solitaria dal decano di Lucinico ad assumere, tuttavia reale valore statistico. Pioli annusa la piccola impresa, eguagliare Reja avrebbe un doppio significato: scrivere una pagina della storia recente laziale e onorare chi ha tanto caldeggiato la sua investitura alla guida della Lazio. Il tecnico emiliano batte sul tasto della continuità, non vuole fermarsi sul più bello. Dopo l'Hellas, il calendario propone Cagliari ed Empoli: l'occasione di mettere la freccia e sorpassare anche zio Edy è assai ghiotta. Prima bisogna però liquidare la pratica Verona. Non è cosa da poco. La Lazio non batte gli scaligeri dal lontanissimo 1991/92. E lo scorso anno, fu proprio il capitombolo del Bentegodi a costare la panchina a Petkovic. Ma il passato non interessa a Pioli. "Stiamo costruendo il nostro futuro", è lo slogan adottato dal mister. Che giovedì proverà a sedurre Giulietta. La quinta vittoria consecutiva val bene un'arrampicata sul suo balcone.