Keita is back: la Lazio batte il Padova, il senegalese zittisce gli ululati

21.07.2016 07:20 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it
Keita is back: la Lazio batte il Padova, il senegalese zittisce gli ululati

Il livello si alza e la Lazio fatica. Contro il Padova i biancocelesti vincono la terza amichevole stagionale. Decisivi i gol di Cataldi, su rigore, e Djordjevic, su assist di Keita. Il senegalese è stato il vero protagonista della partita: oltre al passaggio decisivo per il compagno di reparto, è stato il più pericoloso in zona gol. I difensori avversari non l'hanno mai preso, colpito solo dagli ululati dei tifosi biancoscudati: 70 minuti di gioco per l'unico fuoriclasse a disposizione di Inzaghi in questa prima parte di ritiro. Aspettando che le nubi sul suo futuro si diradino.

SENZA PACE - Le foto della vacanze da una parte, i tweet al veleno dall'altra. Visite mediche e ritiro in ritardo. Il chiarimento con Inzaghi e con lo spogliatoio, ma Keita non è tranquillo. Tiepidi gli applausi durante la presentazione della squadra, testa bassa per il calciatore. L'amichevole con il Padova è l'occasione per dimostrare la sua importanza, un messaggio alla società che arriva forte e chiaro. Giocate di livello e tanta personalità. Soprattutto dopo l'assist che ha regalato il 2-1 alla Lazio. Il senegalese risponde ai tifosi avversari azzittendoli, i cori razzisti dei veneti non gli sono andati giù. Dito sulla bocca. Tutti zitti, Keita is back.

3

BASTA SI FERMA - Dopo 10 giorni di ritiro le gambe anche sono pesanti. Il lavoro senza sosta del tecnico e del suo staff si fa sentire. C'è chi fatica a entrare in condizione: de Vrij fa solo metà partita, a fine primo tempo viene sostituito da Mauricio. Basta si arrende addirittura prima. Alla mezz'ora il serbo alza bandiera bianca. Da un biondo all'altro. Patric lo rimpiazza senza riscaldamento. Colpa dell'adduttore della coscia sinitra. Il secondo tempo lascia i 400 tifosi biancocelesti a secco di emozioni. I cambi catalizzano l'attenzione. Sarcasmo a parte, nei secondi 45' consueta passerella per gli ex Primavera: da Lombardi a Palombi, passando per Oikonomidis e Murgia. Senza dimenticare Prce e Germoni. Il terzo test si conclude con un'altra vittoria. Di misura, costantemente in affanno. È il caso di iniziare ad abituarsi.