L'AVVERSARIO - Hellas, si torna all'antico. Un Bentegodi caldo per intimare lo stop ai biancocelesti

Pubblicato il 29/10 alle 19:20
30.10.2014 07:15 di  Matteo Botti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti / Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Hellas, si torna all'antico. Un Bentegodi caldo per intimare lo stop ai biancocelesti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il match del San Paolo come specchio di questa primissima parte di stagione. Parte bene il Verona, incredibilmente bene. Forse troppo. Il mancino volante di Emil Halfredsson, con la sfera che termina la propria corsa alle spalle di Rafael. Neanche un minuto e l’Hellas di Mandorlini è già avanti, in casa di un Napoli confuso, piuttosto ferito, ma estremamente colmo di soluzioni dalla cintola in su. Il mancino dell’islandese preso a parabola, messo a confronto con lo scintillante avvio di season dei Mastini gialloblù. Otto punti ben suddivisi tra casa e trasferta, i panni di predoni indossati all’Olimpico torinese. Quindi la flessione, nei successivi 4 turni. Solo 3 punti finiscono nelle casse degli scaligeri, caduti sotto i colpi della Roma, del Milan e dei partenopei, appunto. In mezzo la risicata vittoria contro il Cagliari di Zeman. Una classifica ancora molto buona, per chi in estate ha ceduto Romulo ed Iturbe - i propulsori della scorsa felice annata – e non li ha di certo rimpiazzati a dovere.

CARISMA MANDORLINI – Decimo posto, esattamente al centro della classifica. Centrate anche le aspettative d’inizio stagione. È presto naturalmente per dirlo, ma è chiaro che la rosa a disposizione di Andrea Mandorlini non è la stessa di un anno fa. Valori tecnici differenti, ma stessa mentalità. Il tecnico ravennate non scende mai in campo per fare da sparring partner. Alcun timore reverenziale, men che meno nel caldo fortino del Bentegodi. Il 3-5-2 più attento e guardingo sganciato nella trasferta di Fuorigrotta non lo ha soddisfatto. Per questo nell’impegno di domani contro la lanciata Lazio di Stefano Pioli tornerà al collaudato ed amato 4-3-3. Trasferta tosta per i biancocelesti, lo dice anche la storia. Lo scorso anno il naufragio nella città dei Montecchi e dei Capuleti segnò la storia di Petkovic al timone dell’Aquila. Il condottiero veronese Mandorlini, idolo della folla dei Butei, saggiamente non dà troppo risalto alla cabala, tessendo le lodi della Lazio. Una striscia di vittorie, quella biancoceleste, che l’ex difensore di Inter ed Ascoli ha intenzione di stoppare.

IN CAMPO – “Noi vogliamo fare risultato perché è quello che conta, ma incontriamo una squadra che ha qualità e che al momento è uno dei migliori gruppi dal punto di vista psicologico e qualitativo. La Lazio è forse la peggior squadra che si può incontrare in questo momento. Parole ragionate, invito ad offendere, ma con prudenza. Mandorlini, dopo i 9 gol incassati nelle ultime due uscite, ha urgente bisogno di incrementare il bottino di punti a disposizione. “Dovremo commettere meno errori possibili. Dobbiamo essere più compatti e più bravi, difenderci bene, da squadra. Nelle ultime partite abbiamo fatto meno bene del solito”. Da Peschiera del Garda, sede del centro d’allenamento dei veneti, filtrano conferme. Sarà il consueto modulo ad essere opposto ai capitolini. Mandorlini vuole giocarsi la partita del rilancio a specchio, contando di vincere i duelli individuali. Rafael sarà al suo posto in porta, protetto da una linea, ultimamente poco Maginot, composta da Martic e Agostini sugli esterni, con il rientrante Rafa Marquez ed il greco Moras al centro, con Marques ai box. Il moldavo Ionita, nota lieta in questo primo scorcio di stagione, dovrebbe partire fuori dal blocco dei titolari. In mezzo al campo, infatti, largo alla freschezza di Campanharo ed Hallfredsson come mezze ali, ai lati dell’ex giallorosso Tachtsidis. Le sorti del match dipenderanno molto dal lavoro della mediana gialloblù, visto che quella biancoceleste si sta segnalando come una delle migliori nell’assolvere i compiti delle due fasi. Davanti, pronti a rifornire di suggerimenti Luca Toni, Mandorlini dovrebbe concedere finalmente una maglia da titolare a Nico Lopez, in gol nelle ultime due gare, da subentrante e confermare Bosko Jankovic, ancora alla ricerca della miglior forma.

PROBABILE FORMAZIONE - Hellas Verona (4-3-3) Rafael; Martić, Moras, Márquez, Agostini; Campanharo, Tachtsidis, Hallfreðsson; Nico López, Toni, Jankovic. A disp. Benussi, Gollini, Sorensen, Luna, Brivio, Ionita, Gonzalez, Christodoulopoulos, Valoti, Saviola, Nené, J. Gomez. All. Mandorlini.