ESCLUSIVA - Paul Doney, un biancoceleste in UK: "Seguo la Lazio grazie a Gascoigne, sabato sarò allo stadio con mio figlio"

14.09.2016 10:15 di  Federico Erdi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Federico Erdi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Paul Doney, un biancoceleste in UK: "Seguo la Lazio grazie a Gascoigne, sabato sarò allo stadio con mio figlio"

Rome away, love it!” che tradotto sarebbe “Trasferta a Roma, la amo!”. Paul Doney è un tifoso della Lazio, vive a Burnley nel Lancashire, in Inghilterra. Non ha parenti in Italia, né amici, lo spinge la passione. Il suo profilo Instagram si chiama ‘SS.Lazio.Uk’: ci sono foto e video che raccontano tutto di lui. Bandiere, sciarpe, tatuaggi e magliette a tinte biancocelesti: ce ne ha un sacco, da Boksic e Salas, fino ad arrivare a Biglia, “oggi è lui il migliore”, ci racconta.  Ma da dove nasce questo amore per la Lazio? “La supporto da quando Gazza è andato a giocare lì, era il 1992 e da quell’anno in poi la Serie A iniziò ad essere trasmessa in Inghilterra, non ho mai più smesso di guardarla”. Paul Gascoigne in quegli anni impazzava nel Regno Unito, lo stesso anno uscì ‘Febbre a 90’, libro autobiografico di Nick Hornby dedicato alla passione per l’Arsenal e per il calcio inglese, così descriveva l’ex calciatore biancoceleste: “Possiede intelligenza calcistica a palate (ed è un'intelligenza abbagliante, che comporta, tra le altre doti, una sorprendente coordinazione e la capacità di sfruttare all'istante una situazione che nel giro di due secondi non sarà più la stessa), tuttavia è evidente e leggendaria la sua assoluta mancanza del benché minimo buonsenso”. Dalle parti della Regina tutti sanno chi è Gascoigne, Paul Doney è uno dei suoi più grandi fan: “L’ho seguito durante tutta la sua carriera, dagli inizi al Newcastle fino ai primi anni del 2000. L’anno scorso l’ho incontrato due volte, – ci racconta entusiasta – lui è il più grande inglese ad aver giocato questo sport. È un peccato per i suoi infortuni e soprattutto per i suoi vizi, sarebbe potuto essere tra i migliori al mondo”.

FROM FATHER TO SON – In perfetto stile laziale, Paul condivide la sua passione con il figlio: “Lui ha 6 anni, tifa Lazio da quando è nato, è già stato tante volte all’Olimpico”. E in altri stadi? “Solo San Siro, noi non possiamo comprare i biglietti per le trasferte perché non siamo residenti a Roma, quindi diventa complicato”. Appena possono però vengono a supportare la Lazio: “Sabato contro il Pescara saremo in Curva, torneremo anche a ottobre e sicuramente a dicembre per il derby con la Roma”.

LAZIO IN UK – “Support your local team”, cioè “Tifa la squadra della tua città”. È lo slogan in auge nel Regno Unito, ecco dunque che la ‘seconda’ passione di Paul si chiama Burnley. La Lazio però gli è entrata dentro, conosce bene la storia biancoceleste, in una delle sue ultime foto lui e il figlio indossano la maglia di Lulic, l’hashtag parla chiaro: #lulic71, per chi ha poca memoria. Scorrendo tra le più vecchie, ce ne è una dove indossa la numero 9 di Di Canio: Sogno di conoscere Paolo, - ci confida - spesso canticchio il suo coro, così come quello di Gascoigne”. Conosci altri cori? “Non conosco tanto l’italiano, capisco il significato ma non riesco sempre a cantarli, so bene solo quello che fa ‘Blue is the color, football is the game, S.S.Lazio you’ll never walk alone”. Eh beh, se non lo conosce lui…