MONDIALI 2014 - Imperativo Klose: "Voglio alzare la Coppa. Lasciare la nazionale? Sarà una decisione spontanea"

Pubblicato il 10/7 alle 18:46
12.07.2014 06:10 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Matteo Botti/Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
MONDIALI 2014 - Imperativo Klose: "Voglio alzare la Coppa. Lasciare la nazionale? Sarà una decisione spontanea"

AGGIORNAMENTO DELL 11/7 ORE 12:10 - La lunga attesa che conduce al Maracanà è solo all’inizio. Germania e Argentina all’ultimo atto, una di fronte all’altra per la gloria. Per la storia. Chi nella storia già ha impresso il proprio nome è Miroslav Klose. Il raddoppio contro il Brasile gli è valso il trono, in solitaria. Re dei bomber al Mondiale, 16 centri. Da un traguardo all’altro, probabilmente più importante. L’attaccante laziale ora ha in mente un unico proposito: "Dobbiamo dare tutto domenica – si legge sul portale Elgraficochile.cl - voglio alzare in aria la Coppa a Rio de Janeiro. Sarebbe la ciliegina sulla torta, ma siamo consapevoli che sarà difficile giungere trionfanti all’l'incoronazione. La nostra concentrazione è solo sull’Argentina. Dovremo fare attenzione. Questo è un gioco di squadra, ma Messi è così fantastico che può decidere una partita da solo. Sono certo che domenica proverà nuovamente a sorprendere. Sarà uno scontro emozionante e tattico". La Pulce blaugrana è rimasta in ombra contro l’Olanda, autore di una prestazione piuttosto opaca. Il centravanti della Nationalmannschaft riconosce la forza dell’avversario, anche se è conscio del potenziale a disposizione del cittì Loew. Poi sul suo futuro in nazionale: “Mi godo ogni momento che sono in campo, ogni momento con la squadra. Alla fine del Mondiale deciderò il da farsi, molto dipenderà dalla reazione all’idea di aver disputato la mia ultima partita. Sarà una decisione che verrà da sé, qualcosa di spontaneo".

Sarà dunque l'Argentina la squadra che sfiderà la Germania per un posto sul tetto del mondo. Due giorni dopo l'abbuffata di gol contro i verdeoro, vige un cauto ottimismo tra gli uomini di mister Löw, consapevoli di dover affrontare un avversario che calcherà il manto verde del Maracanà sulle ali dell'entusiasmo. Fari puntati soprattutto per Miroslav Klose, sulla cresta dell'onda dopo la sedicesima marcatura al Mondiale siglata al Mineirão. Intervenuto in conferenza stampa direttamente dal ritiro della sua nazionale, l'uomo dei record tedesco ha fatto il punto sulla finalissima di domenica sera contro l'albiceleste: "Siamo contenti per il gioco espresso nella gara contro il Brasile, ma ora l'attenzione è rivolta all’Argentina". Una finale già raggiunta dal Panzer biancoceleste nel lontano 2002, sconfitto poi dal Brasile proprio di Ronaldo: "So come ci si sente quando si perde una finale. Dodici anni fa ero molto più giovane e ora assorbisco le cose in un modo diverso ma paragoni non se ne possono fare. Devo solo pensare a come posso prepararmi al meglio. Un gol anche al Maracanà? Non posso vincere le partite da solo e so che l'elemento chiave è lo spirito di gruppo. Ma noto anche che questa è una cosa che di sicuro non manca alla Germania. Siamo tutti uniti, da noi non ci si sente titolari o riserve e si lotta per un unico obiettivo. Thomas Muller? Sarebbe bello se vincesse anche la classifica dei cannonieri, o magari la scarpa d'argento, perché quella d'oro la prendo io. Contro l'Argentina dovremo recuperare tutte le forze necessarie. Mi godo l'emozione di ogni vittoria. Ora dobbiamo compiere l'ultimo passo. Se non vinceremo domenica il 7-1 al Brasile sarà inutile". Un pensiero anche a Ronaldo, appena superato nell'olimpo dei marcatori dei Mondiali:  “Era un calciatore eccezionale. Giocò anche in Italia e tutti quelli con cui ho parlato mi hanno confermato che era davvero completo. Mi ha mandato il messaggio 'Klose, benvenuto nel club dei 15’, adesso potrò diffondere io il messaggio: 'Miroslav Klose nel club dei 16, tutti sono i benvenuti!”. Una battuta poi sul suo ritiro: “Non so dire ancora quando smetterò. Ho spesso sottolineato che il mio fisico ogni tanto mi dà qualche noia. Quanto tempo giocherò ancora lo deciderò strada facendo”. Sul finale, una rivelazione quasi 'shock' sui possibili festeggiamenti in caso di vittoria: "Sono arrivato fin qui anche perché non bevo e non fumo; ma se domenica vinceremo forse verrà fuori l'animale che è dentro di me...".